Quali sono le condizioni per richiedere la cessione del credito o lo sconto in fattura per l’installazione di un impianto fotovoltaico? L’Agenzia delle Entrate ha risposto ai dubbi più frequenti.
Decidere di installare un impianto fotovoltaico presso la propria abitazione può risultare una scelta molto vantaggiosa, non solo per l’impatto ambientale, ma anche in termini di risparmio sul costo delle bollette per la fornitura elettrica. Tuttavia, molti cittadini sono ancora restii a tale forma di fonte di energia rinnovabile a causa degli elevati costi per l’allestimento di tutta la fornitura necessaria.
Per tale ragione, è utile conoscere tutte le agevolazioni fiscali che si possono ottenere per ridurre i costi per il fotovoltaico. I contribuenti, infatti, hanno a disposizione l’Ecobonus, il Bonus Ristrutturazioni e il Superbonus 110%. Possono, inoltre, richiedere degli sconti in caso di possesso dei requisiti della Legge 104.
Fotovoltaico: quando è possibile usufruire della cessione del credito?
In merito al nostro articolo: “Pannelli fotovoltaici: costo e detrazioni spettanti con o senza legge 104” un Lettore ha posto il seguente quesito:
“Buongiorno, avrei bisogno di alcune delucidazioni. Vorrei istallare l’impianto fotovoltaico, ma ho raggiunto il limite IRPEF. Quale altro bonus potrei ottenere per mettere il fotovoltaico? Grazie anticipatamente.”
Chi possiede il solo reddito relativo alla casa in cui usualmente vive, può usufruire dei vantaggi del Superbonus 110%, tramite la cessione del credito o lo sconto in fattura.
Sul punto è stata molto chiara l’Agenzia delle Entrate, che ha risolto i dubbi di un cittadino che viveva in una casa di sua proprietà, situata all’interno di un condominio, e che voleva utilizzare lo sconto del Superbonus 110% per effettuare il cappotto termico. Alla domanda del cittadino circa la possibilità di ricorrere alla cessione del credito all’impresa, la risposta dell’Agenzia delle Entrate è stata assolutamente positiva.
Fotovoltaico: come beneficiare degli sconti
Dunque, il contribuente che ha a disposizione il solo reddito scaturente dalla propria abitazione principale, ha diritto all’utilizzo del Superbonus. Anche in tal caso, quindi, potrà decidere di beneficiare della cessione del credito (il cui importo sarà pari alla detrazione spettante) oppure del cd. sconto in fattura. Si tratta di “un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi e da questi ultimi recuperato sotto forma di credito d’imposta”.
L’Agenzia delle Entrate ha sottolineato che il proprietario dell’immobile in cui risiede ha a disposizione un reddito fondiario (la rendita catastale) che contribuisce alla creazione del reddito complessivo, anche se non è soggetto a IRPEF, ai sensi dell’art. 10 del Tiur che prevede una deduzione di importo pari alla rendita catastale.
Conclusioni
Se non c’è un’imposta lorda sulla quale detrarre il 110%, il contribuente può scegliere di beneficiare del Bonus secondo le altre modalità previste dalla legge, all’art. 121 del Decreto Rilancio, ossia lo sconto in fattura o la cessione del credito.
Queste ultime, infatti, sono previste anche dagli altri bonus edilizi e consentono di usufruire della detrazione anche se si è incapienti.
Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, inviala alla mail: esperto.informazioneoggi@gmail.com
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