Il 2021 (e probabilmente anche il 2022) è un anno ricco di
possibilità per il fotovoltaico: dalle detrazioni fiscali per il
recupero del patrimonio edilizio e la riqualificazione energetica
degli edifici, arrivando fino al superbonus 110% previsto dal
Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio).
Bonus fotovoltaico 50%
La Legge di Bilancio 2021 ha, infatti, esteso fino alla fine
dell’anno molte delle detrazioni fiscali previste per il settore
edile, tra le quali quelle per le ristrutturazioni edilizie che si
portano dietro anche l’istallazione degli impianti
fotovoltaici.
Con l’art. 16-bis del DPR n. 917/1986 (TUIR) è stata prevista
una detrazione fiscale del 36%, incrementata per tutto il 2021 al
50%, delle spese sostenute per alcuni interventi tra i quali quelli
elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del DPR n.
380/2001 (Testo Unico Edilizia). In particolare, si tratta degli
interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento
conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole
unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale,
anche rurali e sulle loro pertinenze.
Considerato che la posa in opera di pannelli fotovoltaici è
annoverabile tra gli interventi di manutenzione
straordinaria, anche questa può accedere alla detrazione
fiscale del 50%, fino a un ammontare complessivo delle stesse non
superiore a 48.000 euro per unità immobiliare.
Bonus fotovoltaico 110%
Ma per tutto il 2021 e fino al 30 giugno 2022 (da confermare), i
contribuenti possono accedere ad una detrazione del 110% anche per
l’istallazione del fotovoltaico. L’art. 119, comma 5 del Decreto
Rilancio ha, infatti, previsto che l’istallazione del fotovoltaico
contestuale alla realizzazione di uno degli interventi trainanti,
possa accedere al bonus 110%.
In particolare, nel caso sia realizzato uno degli interventi di
ecobonus 110% (e verificato il doppio salto di classe energetica) o
sismabonus 110%, il contribuente può portare in detrazione fiscale
al 110% altre spese, sempre se effettuate congiuntamente, tra le
quali l’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla
rete elettrica e sistemi di accumulo integrati negli impianti
solari fotovoltaici agevolati contestuale o successiva
all’installazione degli impianti medesimi.
L’art. 119, comma 5 del Decreto Rilancio estende il bonus 110%
all’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla
rete elettrica su edifici ai sensi dell’articolo 1, comma 1,
lettere a), b), c) e d), del regolamento di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412 ovvero di
impianti solari fotovoltaici su strutture pertinenziali agli
edifici, fino ad un ammontare complessivo delle stesse
spese non superiore a euro 48.000 e comunque nel limite di
spesa di euro 2.400 per ogni kW di potenza
nominale dell’impianto solare fotovoltaico, da ripartire
tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo e in
quattro quote annuali di pari importo per la parte di spesa
sostenuta nell’anno 2022, sempreché l’installazione degli impianti
sia eseguita congiuntamente ad uno degli interventi di cui ai commi
1 o 4 del presente articolo. In caso di interventi di cui
all’articolo 3, comma 1, lettere d), e) e f), del testo unico di
cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n.
380, il predetto limite di spesa è ridotto ad euro 1.600 per ogni
kW di potenza nominale.
OK allo sconto in fattura e la cessione del credito
Sia nel caso di bonus 50% che di superbonus 110%, le spese
sostenute per l’istallazione degli impianti fotovoltaici possono
essere detratte in dichiarazione dei redditi o fruite mediante le
due opzioni alternative previste dall’art. 121 del Decreto
Rilancio:
- lo sconto in fattura;
- la cessione del credito.
Ma, attenzione. Perché mentre nel caso di superbonus 110% si può
optare per le due modalità per le spese sostenute negli anni 2020,
2021 e 2022, nel caso l’impianto fotovoltaico accede al bonus 50%,
sconto in fattura e cessione del credito potranno esser utilizzate
solo per le spese sostenute nel biennio 2020-2021.
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