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Fotovoltaico e Superbonus: ecco un caso specifico di come funziona – Immobiliare.it

Quando si parla di Superbonus ci sono alcuni temi che destano innumerevoli perplessità  per la mancanza di normativa, per cui c’è sempre  bisogno di chiarimenti da parte dei principali enti di controllo, primo fra tutti l’Agenzia delle Entrate.

Tra questi temi rientra il fotovoltaico e la corretta  procedura per portare le spese in detrazione. Il caso che riportiamo riguarda la detraibilità delle spese accessorie quando superano quelle dell’impianto chiavi in mano. 

La domanda: detraibilità delle spese accessorie se superano il tetto di spesa dell’impianto chiavi in mano

La questione è stata posta da un lettore nella rubrica esperto superbonus di Repubblica che chiede chiarimenti sulla detraibilità delle spese accessorie. 

Spiega che sta installando il fotovoltaico sul tetto della sua abitazione e che per fare questo lavoro hanno dovuto fare ponteggi, rimuovere e successivamente riposizionare le tegole, coprire con la guaina e fare una serie di altre operazioni che servono per il completamento dell’intervento, in modo da evitare anche eventuali infiltrazioni di acqua conseguenti alla messa in opera del fotovoltaico.

Il  lettore chiede all’esperto “Avete risposto che le spese accessorie, come le sopracitate, sono ammesse all’agevolazione fiscale con la stessa aliquota e lo stesso tetto di spesa per intervento principale cioè entro un massimo di  48 mila euro. Il mio termotecnico mi parla invece di un massimo di  2.400 al kW di potenza per cui potrei rientrare, a conti fatti, solo per il fotovoltaico e poco di più per le spese accessorie. L’installatore di fotovoltaico mi ha fatto un preventivo di  25.000 euro, e secondo il mio termotecnico ne avrei solo per circa 3.000/4.000 euro sempre per il famoso conteggio al kW, insufficienti anche per il solo ponteggio. Se fosse come dice il termotecnico la differenza potrei sempre agevolarla al 50%?”

La risposta: le spese accessorie sono detraibili se rientrano nella spese straordinarie

Per  l’installazione del fotovoltaico, nel caso di intervento trainato, il comma 5 dell’art. 119 del decreto Rilancio prevede un ammontare complessivo delle  spese non superiore a 48.000 euro e comunque nel limite di 2.400 per ogni kWW di potenza nominale dell’impianto solare fotovoltaico installato. È previsto poi un ulteriore limite massimo di spesa di 48.000 euro per le batterie, nel limite di 1.000 euro/kW di capacità di accumulo.

Risponde l’esperto: “È corretto quanto le ha detto il termotecnico nel senso che il conteggio deve essere riferito alla potenza, ma di norma la spesa fa riferimento all’installazione chiavi in mano, ed è pari a  circa 1.500-2.500 euro a kW per i soli panelli per un impianto da 4kw, con una spesa complessiva (anche di posa in opera) che può andare da 7.000 a 13.000 euro circa, senza considerare l’accumulo. 

Quindi se le è stato preventivato dall’installatore un costo per l’impianto chiavi in mano, evidentemente le spese accessorie che a parere del suo tecnico sono necessarie in realtà non possono essere considerate parte dell’intervento principale, dato che questo comprende già l’installazione. Se sostiene queste spese per la completa sostituzione del tetto con altri materiali può comunque usufruire del bonus del 50%, se invece non modifica i materiali si tratta di manutenzione ordinaria e quindi la detrazione non è ammessa”. 

di Ida del Coro

Source: immobiliare.it

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