La maggiore problematica connessa all’applicazione delle opzioni
alternative alla detrazione fiscale (sconto in fattura e cessione
del credito) è stata quella di aver esteso questo meccanismo ai
cosiddetti “bonus minori”.
Le opzioni alternative del Decreto Rilancio
La prima formulazione dell’art. 121 del Decreto Legge n. 34/2020
(Decreto Rilancio) ha, infatti, colpevolmente esteso sconto in
fattura e cessione del credito a tutti i bonus edilizi oltre il
superbonus 110%. Stiamo parlando, soprattutto, dell’estensione del
meccanismo delle cessioni alternative alla detrazioni fiscali
maturate sulle spese relative agli interventi di:
- recupero del patrimonio edilizio (articolo 16-bis, comma 1,
lettere a), b) e d), del d.P.R. n. 917/1986); - efficienza energetica (articolo 14 del Decreto-Legge n.
63/2013); - adozione di misure antisismiche (articolo 16, commi da 1-bis a
1-septies del Decreto-Legge n. 63/2013); - recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, ivi
inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna (articolo
1, commi 219 e 220, della legge n. 160/2019).
Mentre, infatti, sul superbonus 110% il legislatore ha previsto
un sistema di controlli costituito:
- dalle asseverazioni
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