Una Srl svolgente attività di costruzione ha promosso un intervento edilizio di ristrutturazione di un fabbricato di sua esclusiva proprietà composto, ante-operam, da n. 9 unità immobiliari, di cui n. 6 a destinazione abitativa (A/2 e A/3), n. 2 pertinenze (C/6) e n. 1 a destinazione speciale (D/7).
Il titolo abilitativo risulta richiesto in data antecedente al 17 febbraio 2023.
L’intervento viene realizzato direttamente dall’impresa stessa, con l’ausilio dei propri dipendenti e dei beni strumentali di proprietà, ricorrendo all’acquisto presso terzi dei materiali, all’affidamento a terzi di alcuni servizi e prestazioni (progettazione e direzione lavori) e all’appalto a terzi di alcune lavorazioni (servizi complementari, etc.).
A fronte dell’intervento edilizio sopra citato l’impresa intende beneficiare dei bonus edilizi “ordinari” previsti dagli articoli 14 (c.d. ecobonus) e 16, comma 1-quater (c.d. sismabonus), D.L. 63/2016.
Le unità immobiliari risultanti al termine dell’intervento
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