Se non un segno divino, è stato un segno di Zeus: un fulmine piombato ieri notte, verso l’una a mezza, su una palazzina “inagibile” di via Avezzano, a Sulmona, in provincia dell’Aquila, dove è rimasta un’unica coinquilina, nonostante una sentenza del tribunale, che si è opposta alla decisione del condominio di demolire e ricostruire l’edificio con il bonus 110%. Il fulmine ha scaricato la sua potenza sui tubi del gas, provocando anche un principio di incendio che fortunatamente è stato subito domato e messo in sicurezza dai vigili del fuoco. L’evento atmosferico ha provocato però decina di migliaia di euro di danni in tutto il vicinato. La scarica elettrica, infatti, ha bruciato decine e decine di elettrodomestici nel raggio di diversi metri: dalle caldaie, ai televisori, dalle lavatrici, alle lavastoviglie, fino a mettere fuori uso tutti gli schermi e i servizi bar di un’agenzia di scommesse che si trova alquanto distante dal luogo in cui il fulmine ha scaricato. Danni che, a parte le famiglie con assicurazioni specifiche, non saranno con molta probabilità rimborsati, essendosi trattato di un evento atmosferico normalmente non coperto dai premi assicurativi.
Ciclista travolto e ucciso in galleria, la moglie lo attendeva a Silvi
Manca il personale e l’assessore diventa l’autista per le delegazioni straniere: è polemica
L’inquilina della palazzina colpita è stata fatta uscire dalla sua abitazione: il tempo di capire che il peggio era passato e di chiudere per sicurezza le condutture del gas, e ha fatto rientro in casa. I disagi non sono mancati per tutta la giornata di ieri, perché il fulmine ha danneggiato anche la cabina elettrica che rifornisce il quartiere, lasciando per diverse ore molti utenti senza elettricità e senza collegamenti telefonici e internet. «Ho sentito un sibilo che mi ha svegliata – racconta una donna che vive in via Avezzano – neanche il tempo di capire cosa stesse accadendo che abbiamo sentito un boato potentissimo e lungo. Pensavo fosse il terremoto, c’ho messo un po’ a capire che si trattava del tuono seguito al fulmine». Molta gente è scesa in strada in piena notte spaventata, anche se la preoccupazione maggiore l’ha creata il principio d’incendio sul tubo di gas esterno al palazzo che, fortunatamente, non ha avuto ritorni di fiamma, anche grazie al fatto che il palazzo è sostanzialmente disabitato. «Mai visto e sentito una cosa del genere – aggiunge un altro residente della zona – sembrava di essere in guerra. Fortunatamente a quell’ora nessuno era in strada, altrimenti avrebbero potuto esserci conseguenze ben più gravi». Per tutta la mattinata di ieri i tecnici di Enel e Italgas sono stati impegnati a rimettere in funzione i servizi interrotti.
Source: ilmessaggero.it
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.
I commenti su questo articolo non dovranno contenere quesiti di natura tecnica.