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Gabetti: residenziale, compravendite salite del 20% nel I semestre rispetto ai dati pre-pandemia – SimplyBiz – Dedicato a chi opera nel mondo del credito

Gabetti LogoNel primo semestre 2021 nelle grandi città si è registrata una variazione dei prezzi intorno allo 0,3% rispetto al secondo semestre 2020. I tempi di vendita e gli sconti in fase di trattativa sono lievemente diminuiti, attestandosi su una media rispettivamente di 4,4 mesi e dell’11%. È quanto emerge da un’analisi condotta dall’ufficio studi Gabetti tramite interviste mirate alle agenzie dei network Gabetti, Professionecasa e Grimaldi, diffusa lo scorso 14 ottobre.

Nel 2021 il mercato residenziale ha mostrato una decisa ripresa rispetto alle conseguenze dell’emergenza sanitaria che, nel 2020, avevano portato a un calo delle compravendite. I dati del primo semestre hanno infatti segnato una crescita del 20% rispetto ai dati pre-pandemia, del 2019 – ha dichiarato Marco Speretta, direttore generale gruppo Gabetti -. Per il secondo semestre del 2021 ci aspettiamo una crescita delle compravendite, supportata da una politica della Bce favorevole, dai vantaggi fiscali previsti dal Superbonus 110% e dagli altri incentivi introdotti dalla Legge di Bilancio”.

Anche nell’ambito degli investimenti immobiliari, il residenziale ha visto una crescita in termini di volumi investiti: nel 2020 è arrivato a pesare circa il 4% del totale degli investimenti capital market, per un totale di 370 milioni di euro. Nel primo semestre del 2021 il totale è stato invece di 180 milioni di euro (6% del totale, pari a 3 miliardi di euro).

“Nell’ambito del residenziale a reddito vengono considerate sempre di più, oltre alle formule tradizionali a lungo termine, lo short renting, forme di condivisione come il micro living, il co-living, oltre a iniziative di riconversione di immobili da uffici a residenziale e, nel contesto più ampio, student housing e senior housing”, ha aggiunto Speretta.

Mutui, ltv in aumento al 77,6% nel secondo trimestre 2021

Per quanto riguarda i mutui per l’acquisto dell’abitazione, “i tassi vantaggiosi hanno sostenuto la domanda, portando nei primi sei mesi dell’anno, a un erogato complessivo alle famiglie pari a 31,3 miliardi di euro, + 34,7% rispetto al primo semestre 2020 (fonte: Banca D’Italia) – si legge nel report -. Allo stesso tempo, è in crescita una domanda di mutui caratterizzata, almeno per il secondo trimestre 2021, da un incremento dell’importo richiesto rispetto al valore della casa (loan to value – ltv), che è stato pari al 77,6%, in leggero aumento rispetto al dato del trimestre precedente (76,8%), sintomo di una minore liquidità disponibile e di una maggiore propensione verso importi finanziati, grazie a tassi più bassi”.

Le previsioni per fine anno

Per la chiusura del 2021 l’ufficio studi del gruppo Gabetti prevede una lieve crescita dei prezzi, in un contesto di compravendite in crescita. “A fronte di un’Eurozona impegnata a raggiungere almeno i livelli di crescita pre-pandemia, è auspicabile supporre che la politica della Bce sarà favorevole anche per il 2021 continuando a iniettare liquidità, a dei tassi d’interesse bassissimi, che si rifletteranno anche sui prestiti bancari alle famiglie per l’acquisto dell’abitazione – precisa il report -.

Un altro fattore da prendere in considerazione sull’andamento del mercato residenziale e creditizio nel 2021 è il vantaggio fiscale del Superbonus 110%, che funge da stimolo alla domanda di abitazioni usate da riqualificare anche con ricorso a credito. Infine, si segnala l’impatto positivo degli incentivi introdotti dalla Legge di Bilancio legati alla proroga del potenziamento al 50% della detrazione Irpef per le ristrutturazioni, le detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica, il bonus facciate del 90% e il bonus verde, a cui si aggiungono il bonus arredamento ed elettrodomestici”.

Inquadramento grandi città

Nei primi sei mesi del 2021, tutte le macroaree hanno riscontrato una variazione positiva: +54,3% al Nord, +53,9% il Centro e 61,6% il Sud. Nel complesso i capoluoghi presentano una variazione del +43,8 %, mentre i non capoluoghi del +62,4%.

Guardando alle otto maggiori città italiane per popolazione, complessivamente nei primi sei mesi dell’anno si sono registrate 57.928 transazioni, +39,4% rispetto al primo semestre 2020 e +9,6% rispetto allo stesso periodo del 2019. Contestualmente le restanti province hanno registrato una variazione del +54,1% rispetto al primo semestre 2020 e del +21,3% rispetto all’H1 2019.

Tutte le città hanno segnato una ripresa dei volumi pre-pandemia: in particolare Genova ha segnato una crescita del +21% rispetto al 2019, seguita da Roma (+14,7%) e Torino (+12%). Bene anche Firenze (+10,6%) e Palermo (+9,4%). Crescite più contenute a Bologna (+4,2%) e Napoli (+6,1%), mentre si stabilizza Milano (+0,6%)”, conclude lo studio di Gabetti.

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