Continua anche a ottobre l’effetto “boomerang” del nuovo
Codice Appalti, con una notevole diminuzione delle gare
pubbliche di ingegneria e architettura, in favore degli
affidamenti diretti.
Appalti pubblici: il report OICE sulle gare di ingegneria e
architettura
La conferma arriva dal nuovo report dell’Osservatorio
OICE/Informatel, a commento del quale il
presidente Giorgio Lupoi ribadisce la necessità di
apportare dei correttivi al d.Lgs n. 36/2023: “Stanno
sparendo la domanda pubblica e la concorrenza a vantaggio degli
affidamenti diretti; è urgente intervenire con modifiche al
codice”.
Scendendo nel dettaglio, il totale del valore per servizi
tecnici immessi nel mercato pubblico a ottobre, comprendendo i
128,1 milioni derivati dai bandi di architettura e ingegneria e i
43,1 milioni di servizi tecnici contenuti negli appalti integrati,
è pari a 172,2 milioni. I dati sono positivi rispetto a
settembre, registrando un importo doppio del mese precedente quando
con soli 85,6 milioni di euro si è toccato il minimo storico dal
1994.
Rispetto a ottobre 2022, guardando i bandi per soli servizi
tecnici (senza appalti integrati), la diminuzione è
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