“Condono edilizio: cosa si può sanare e cosa no”, “Salvini e il
condono edilizio: le ultime notizie sul Piano Casa 2025”, “Condono
edilizio, Salvini vuole il decreto entro aprile”, “Le regole del
condono edilizio”. Sono solo alcuni dei titoli più rilevanti degli
articoli pubblicati negli ultimi giorni in merito alle recenti
dichiarazioni del Ministro delle Infrastrutture sul “pacchetto di
norme per intervenire sulla casa”, che hanno un minimo comune
denominatore, la parola “condono edilizio”.
Sanatoria e condono: le differenze
Non volendo partecipare al tam tam mediatico che crea solo false
aspettative, si ritiene opportuno (lo è per scrive) fornire alcuni
chiarimenti soprattutto sulle differenze tra sanatoria e condono,
spesso erroneamente confuse tra loro.
Preliminarmente occorre ricordare che da almeno 4 anni si parla
di riforma del d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia) per
renderlo compatibile con le diverse e rinnovate necessità del
patrimonio edilizio, non più in linea con le logiche del 2001 (che
a loro volta fanno riferimento a norme risalenti nel tempo).
Con le
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