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Gli effetti del superbonus 110 sul mercato immobiliare e delle costruzioni – idealista.it/news

L’edizione SAIE di Bari che si è tenuta dal 7 al 9 ottobre nel capoluogo pugliese è stata l’occasione per discutere sul nuovo superbonus 110. Nel corso della conferenza inaugurale “Stati Generali del Superbonus 110% e degli altri incentivi fiscali” si è parlato di come il nuovo strumento fiscale stia dando un imput importante al settore immobiliare e delle costruzioni, ora in crescita dopo un periodo di recessione.

I dati, elaborati da Ance parlano chiaro: continuano a crescere tutti i principali indicatori dal mercato immobiliare agli investimenti, dai lavori pubblici agli interventi realizzati grazie al Superbonus 110%. Non si tratta solo di una boccata d’ossigeno dopo le difficoltà del 2020, ma anche di una crescita che si avvia a diventare strutturale e a rappresentare il fiore all’occhiello dell’economia italiana.

 La fase d’espansione del mercato immobiliare residenziale (nel I trim. 2021 rispetto all’anno pre-Covid, il 2019, è cresciuto del +17,1%) sta favorendo gli investimenti in costruzioni, che nel II trim. 2021 sono cresciuti del +54% rispetto allo stesso periodo del 2020 e del +12,8% su quello del 2019. Un trend positivo che, secondo Ance, dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi e che culminerà con un’impennata dei livelli produttivi del +8,6% a fine 2021, trainata dal recupero abitativo (+14%) e dal comparto non residenziale privato (+5%) e pubblico (+7,7%). Buone notizie anche dal fronte lavori pubblici: nel mese di luglio infatti i bandi di gara sono aumentati in numero (+3,7%) e negli importi banditi (+4,2%) rispetto allo stesso mese del 2020.

A dare impulso alla ripresa sono stati certamente anche gli incentivi statali come il Superbonus 110%, che anche ad agosto si è confermato in crescita, sia per numero di interventi che per valore economico. Da quando è partita, la misura ha raggiunto 37.128 interventi, per un ammontare di quasi 5,7mld di euro, di cui oltre 2mld realizzati solo nei mesi di luglio e agosto grazie alle semplificazioni volute dal governo. Aumenta la quota relativa agli edifici condominiali, che ora incidono per il 46,6% del valore totale, rispetto al 33,3% degli edifici unifamiliari e al 20,4% delle unità immobiliari indipendenti.

A livello di distribuzione regionale, si evidenziano nelle prime posizioni Lombardia (5.116 interventi per un valore di €858mln), Veneto (4.628, €559mln), Lazio (3.704, €560mln) e seguiti a breve distanza dalla Toscana (3.704, €398mln) e dall’Emilia-Romagna (2.861, €464mln). Da rilevare anche le ottime performance di quattro regioni meridionali, Sicilia (2.751, €397mln), Puglia (2.372, €326mln), Campania (2.447, €469mln) e Calabria (1.638, €249 mln). In questo contesto diventa fondamentale rendere sistemico il Superbonus con una proroga almeno fino al 2023. SAIE dedicherà proprio al Superbonus 110% il convegno inaugurale, organizzato in collaborazione proprio con Ance, dal titolo “Stati Generali del Superbonus 110% e degli altri incentivi fiscali” e tanti altri momenti di approfondimento.

“La filiera sta finalmente vivendo un momento di forte crescita. È l’occasione che il sistema delle costruzioni aspettava da tempo e non va sprecata – ha dichiarato Ivo Nardella, Presidente Gruppo Tecniche Nuove e Senaf. La crescita, se non è ragionata e non getta le basi per un rinnovamento del settore, è effimera. Abbiamo davanti tante sfide, come la sostenibilità e l’innovazione tecnologica, che richiedono competenza, coraggio e capacità di networking”

“Oggi abbiamo davanti una delle più grandi sfide per lo sviluppo del Paese, che può significare anche per il nostro settore invertire la rotta dopo tanti anni di crisi, grazie al PNRR, che mette sul tavolo cospicui investimenti per le infrastrutture e i territori, e al Superbonus 110%, straordinaria leva di crescita che ha avuto una forte accelerazione anche nei mesi estivi – ha dichiarato Nicola Bonerba, Presidente di Ance Puglia. Ma bisogna fare di più, intervenendo immediatamente per far fronte alla carenza di materiali e di manodopera, altrimenti si rischia di bloccare la ripresa”.

Source: idealista.it

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