Le linee programmatiche “un po’ teoretiche” lette in commissione parlamentare dal ministro filosofo hanno scatenato molti commenti fra ironia e critica, sia tra i parlamentari sia sui mass media.
“Comincio a leggere una parte un po’ più teoretica”: avverte così i parlamentari arrivati alla sala del Mappamondo a Montecitorio per ascoltare, come commissioni della cultura riunite di Camera e Senato, le linee programmatiche per la guida del Mic del nuovo ministro Alessandro Giuli.
“La conoscenza è il proprio tempo appreso con il pensiero: chi si appresta a immaginare un orientamento per l’azione culturale nazionale non può che muovere dal prendere le misure da un mondo entrato nella dimensione compiuta della tecnica e delle sue accelerazioni.
Il movimento delle cose è così vorticoso, improvviso, così radicale nelle sue implicazioni e applicazioni che persino il sistema dei processi cognitivi delle persone e non sono delle ultime generazioni ha cominciato a mutare con esso”
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