L’incremento del numero di bonus fiscali suscettibili di cessione a terzi (compresi pertanto istituti di credito o altri intermediari finanziari) è stato inserito all’interno di una serie di emendamenti al testo di conversione del Dl Sostegni approvati in commissione bilancio al Senato.
Potranno infatti divenire oggetto di cessione, oppure di sconto in fattura, anche tutte quelle detrazioni fiscali del 50% relative alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali (ossia quelle aree di sosta appartenenti esclusivamente ai proprietari degli edifici a cui si riferisce il parcheggio) e gli interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche. Stesso discorso anche per quanto riguarda i benefici introdotti per agevolare l’acquisto di mobili o grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (od alla A nel caso in cui ci si riferisca a forni) effettuato in occasione di ristrutturazioni immobiliari. Saranno cedibili, anche in modo parziale, quei crediti di imposta spettanti per l’acquisto (in locazione finanziaria oppure diretto) di beni strumentali nuovi, inserito nella legge di bilancio 2021.
Bonus edilizi
Come anticipato, potranno divenire oggetto di cessione a terzi oppure di sconto in fattura, anche altre tipologie di detrazioni fiscali Irpef derivanti da interventi edilizi. Si aggiungono, infatti, quelle pari al 50% delle spese sostenute per realizzare autorimesse o posti auto pertinenziali, anche a proprietà comune, o per eliminare eventuali barriere architettoniche: si parla di agevolazioni per realizzare ascensori, montacarichi o beni strumentali tecnologici in grado di favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap in situazione di gravità.
Bonus mobili
Tramite un ulteriore emendamento al testo del Dl Sostegni il Senato ha ampliato i benefici dell’opzione per la cessione a terzi o per lo sconto in fattura anche alle spese relative al cosiddetto bonus mobili. Si tratta di una detrazione Irpef pari al 50% delle spese sostenute dal contribuente (con un tetto massimo di 10mila euro) per l’acquisto di mobili o grandi elettrodomestici destinati a finire in immobili divenuti oggetto di ristrutturazione edilizia.
Nuovi beni strumentali
Anche il credito di imposta sui nuovi beni strumentali potrà essere cedibile a terzi, pure se non sarà oggetto di sconto in fattura: si tratta di quel credito spettante a imprese e lavoratori autonomi che acquistano (in locazione finanziaria oppure direttamente) beni strumentali materiali o immateriali, di tipo ordinario o di genere industria 4.0.
Per questi benefici fiscali la cessione a terzi diviene un’alternativa alla fruizione diretta: una cessione a terzi che potrà essere anche parziale ed effettuata nei confronti di chiunque, anche banche e intermediari finanziari (che potranno a loro volta cedere tale credito di imposta). I nuovi titolari del credito di imposta utilizzeranno il credito come forma di compensazione con le medesime modalità concesse all’originario avente diritto. A differenza di quest’ultimo, tuttavia, gli acquirenti non potranno beneficiare negli anni successivi della possibilità di recuperare le quote di credito d’imposta acquisite e non utilizzate.
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