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I tombini di via Zarini mandano tutto in tilt Una giornata da bollino nero per il traffico – LA NAZIONE


E’ molto precario l’eqiolibrio del traffico cittadino: fra marciapiedi giganti, sosta selvaggia e cantieri vari basta davvero poco a mandarlo in tilt Foto Archivio Attalmi
E’ molto precario l’eqiolibrio del traffico cittadino: fra marciapiedi giganti, sosta selvaggia e cantieri vari basta davvero poco a mandarlo in tilt Foto Archivio Attalmi

Una città paralizzata per un’intera mattinata a causa della sostituzione dei “chiusini stradali”. Sembra un paradosso, ma il traffico cittadino è talmente sul filo della congestione totale che è bastato prorogare di qualche ora i lavori alla rotonda fra via Zarini, via delle Fonti e via di Ponzano (per rialzare i tombini che stavano cedendo assieme alla carreggiata) per creare il caos totale per le strade di Prato. La chiusura della corsia di marcia di via Zarini in direzione Mezzana, ha bloccato il traffico su via Roncioni, via Marx e ha appesantito la viabilità di via Ferrucci già messa a durissima prova dal marciapiedone ciclopedonale che ogni giorno negli orari di punta…

Una città paralizzata per un’intera mattinata a causa della sostituzione dei “chiusini stradali”. Sembra un paradosso, ma il traffico cittadino è talmente sul filo della congestione totale che è bastato prorogare di qualche ora i lavori alla rotonda fra via Zarini, via delle Fonti e via di Ponzano (per rialzare i tombini che stavano cedendo assieme alla carreggiata) per creare il caos totale per le strade di Prato. La chiusura della corsia di marcia di via Zarini in direzione Mezzana, ha bloccato il traffico su via Roncioni, via Marx e ha appesantito la viabilità di via Ferrucci già messa a durissima prova dal marciapiedone ciclopedonale che ogni giorno negli orari di punta mette tutti gli automobilisti in fila indiana al semaforo con via Tommaso di Piero e alla rotonda con via Gaddi. Dal Comune spiegano che quei lavori sarebbero dovuti terminare entro il 1° novembre, ma l’ordinanza per errore è stata rilasciata fino a ieri con le conseguenze a cui tutti hanno assistito (tra l’altro il cartello era sbagliato, visto che come data di inizio lavori era riportato il 29 novembre e non il 29 ottobre).

La mattinata terribile per il traffico cittadino si è fatta ancora più pesante a causa di un incidente stradale alle 8.20 in viale Borgovalsugana, all’altezza del Copernico. In uno scontro fra auto e moto a riportare la peggio è stato il centauro, che è stato trasportato al pronto soccorso. E per i rilievi la municipale è stata costretta a chiudere per mezz’ora il viale. Come conseguenza è scoppiato il delirio in tutta la zona Est della città, bloccando Pietà, Castellina e mandando sempre più in affanno il quartiere di Mezzana fino a viale delle Repubblica. Sembra incredibile ma la concomitanza di eventi negativi per il traffico pratese non si è fermata qui. Sempre intorno alle 8.30 di ieri mattina una betoniera è andata in panne all’altezza della strozzatura del Soccorso lungo la declassata. Normalmente a quell’ora c’è già il caos totale lungo viale Da Vinci, figurarsi con un mezzo pesante fermo a bloccare il traffico. Le auto per evitare la fila hanno cercato di distribuirsi fra via di San Giusto e via Roncioni, ma le file sono state ovunque interminabili fra proteste e clacson impazziti. A tutto questo bisogna aggiungerci gli altri cantieri stradali. In via Ada Negri ieri era in programma la riasfaltatura della carreggiata, mandando così in affanno pure viale Galilei. Lavori in corso pure in via Firenze, all’altezza del Rosi, con alcuni automobilisti che hanno segnalato di avere impiegato quaranta minuti per fare ponte Petrino – Rosi passando appunto da via Firenze. In tutto questo non bisogna dimenticare i cantieri di riqualificazione energetica legati al bonus facciate e al superbonus 110%. Molti di questi invadono porzioni di marciapiedi e corsie stradali, restringendo quindi la carreggiata e aumentando le code.

“Purtroppo c’è stato un incredibile susseguirsi di fattori negativi – spiega l’assessore Flora Leoni -. Spiace però constatare che ci sia qualcuno che ne approfitti per attaccare le scelte di sicurezza stradale messe in campo dall’amministrazione comunale. Noi più che lavorare con aziende pubbliche e private ai piani di mobilità alternativa lavoro – casa cosa dovremmo fare? A Prato, come nelle altre grandi città, siamo molto vicini al punto di congestionamento del traffico. L’unica alternativa è cambiare le vecchie abitudini e riscoprire formule alternative di mobilità”.

Stefano De Biase

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