Tra i Bonus edilizi non ci sono solo il Superbonus 110%, il Bonus facciate, il Bonus mobili ed il Bonus ristrutturazioni. Anche se è meno noto, infatti, tra i Bonus c’è pure quello per la sistemazione a verde di giardini e di terrazzi. Senza peraltro fare distinzioni tra i singoli immobili ed i condomini.
Si tratta, nello specifico, del cosiddetto Bonus verde che andrà avanti per un triennio. Oltre che per il 2022, infatti, la misura, è stata prorogata dal Governo Draghi pure per il 2023 e per il 2024. Con la possibilità, ai fini IRPEF, di detrarre fiscalmente il 36% della spesa ammissibile sostenuta.
Il Bonus verde 2022 per case e condomìni solo se c’è innovazione
Nel dettaglio, il massimale di spesa che è ammesso a detrazione fiscale non può in ogni caso superare la soglia dei 5.000 euro. E quindi la detrazione fiscale massima che si può maturare per l’intervento di sistemazione a verde è pari a 1.800 euro.
In più, il Bonus verde 2022 per case e condomìni non è in ogni caso accessibile per i costi sostenuti per la manutenzione ordinaria. Ma solo per rifare in tutto e per tutto il look alle aree verdi. Per esempio, anche per realizzare pozzi o impianti di irrigazione. Tra i lavori ammessi al Bonus, inoltre, ci sono pure quelli per la realizzazione di giardini pensili oppure di coperture a verde. Non sono ammessi al Bonus, inoltre, non solo i lavori di manutenzione ordinaria per le aree verdi. Essi, infatti, non portano ad un intervento modificativo o innovativo. Ma sono esclusi dal Bonus pure i lavori in economia.
Come si porta in detrazione il Bonus sistemazione e rinnovamento aree verdi e come pagare i lavori
La detrazione fiscale massima di 1.800 euro per il Bonus verde è fruibile in sede di dichiarazione dei redditi. Precisamente, con la ripartizione pari a 10 rate annuali di pari importo. Ed il tutto fermo restando che i lavori devono essere pagati con strumenti tracciabili. E quindi mai in contanti nel ricordare, tra l’altro, che i pagamenti cash sopra i 2.000 euro nel 2022 sono vietati ai sensi di legge.
Quindi, pagamento dei lavori per il Bonus verde con il bonifico postale o con il bonifico bancario. Oppure ancora con le carte bancomat, con le carte di credito, con le carte ricaricabili con IBAN e con gli assegni. Dagli assegni bancari agli assegni postali, passando per gli assegni circolari con la clausola di non trasferibilità.
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