Di necessità, virtù. Se diesel e carburante si vendono a peso d’oro, c’è chi taglia la testa a toro e lascia l’auto in garage. Tra il prezzo al litro del carburante ben oltre i valori del passato e l’avvicinarsi della bella stagione, i vicentini sembrano cercare soluzioni low cost per muoversi in città. Su tutte, la bicicletta.
Una piccola rivoluzione nelle abitudini se si pensa che dalle rilevazioni eseguite in fase di stesura del Pums-piano urbano della mobilità sostenibile, è emerso che il 50 per cento degli spostamenti interni alla città è inferiore ai tre chilometri, ma viene comunque usata l’auto.
In questi tempi incerti c’è però chi rispolvera vecchi modelli di biciclette dal garage, chi sfrutta con maggior convinzione la due ruote acquistata con il bonus del 2020 e chi preferisce buttarsi sul bike sharing. Secondo i dati di RideMovi, gestore del servizio in città, nella settimana tra il 7 e il 13 marzo si sono iscritte 300 persone in più, con un incremento del 25 per cento degli utilizzi. Nell’ultimo mese sono stati quasi duemila i noleggi e ad oggi risultano quasi 5 mila utenti iscritti all’applicazione per noleggiare le biciclette. «Stiamo riscontrando un’adesione al servizio esponenziale negli ultimi giorni – ha confermato Davide Lazzari, business development and public affair della società – abbiamo attivato anche delle promozioni sui minuti per le biciclette elettriche. Oltre al carburante con le bici si risparmia anche sulla sosta». La tariffa base – dunque senza considerare le promozioni – è di 0,25 euro al minuto per le e-bike e un euro ogni 20 minuti per le bike normali, con la possibilità di scegliere abbonamenti e pacchetti minuti a prezzi ridotti.
La mappa degli spostamenti mostra una copertura pressoché generale della città, con una lieve flessione a est. Guardando alle fasce orarie, gli utilizzi si concentrano in particolare tra le sette e le nove, in pausa pranzo e nel tardo pomeriggio, tra le 17 e le 19. Per quanto riguarda le biciclette a pedalata muscolare il tempo medio di utilizzo è di 13,7 minuti (dentro dunque all’euro), mentre a febbraio era di 12 minuti, con una distanza media salita leggermente nell’ultimo mese, con tragitti da 1,3 chilometri di media rispetto all’1,2 di febbraio. Per quanto riguarda le biciclette a pedalata elettrica, l’utilizzo medio è salito a 10 minuti – a tariffa piena praticamente 2,5 euro – rispetto ai 9 di febbraio, con un lieve allungamento anche della distanza media, passata da 1,9 chilometri a due.
Il bike sharing è arrivato in città lo scorso settembre e attualmente la flotta è composta da 350 bici, tutte di RideMovi Spa, vincitrice dell’appalto; di queste, settanta sono elettriche e le altre a trazione muscolare. Si riconoscono facilmente, con i loro colori grigio- arancio. In città ormai si notano sparse un po’ ovunque, come nello spirito del servizio. L’applicazione necessaria per usufruire del bike sharing – quindi per pagare, attivare e bloccare la bici – indica anche dove trovarle. La circolazione dei mezzi è possibile su tutto il territorio comunale ma ci sono alcune differenze per il parcheggio. In centro storico il blocco avviene solo sulle aree evidenziate nella mappa dall’icona P, che corrispondono alle rastrelliere. Esistono poi zone vietate, con penalità di dieci euro.
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