REGGIO EMILIA – Edifici più performanti sul fronte energetico, accessibili ad anziani e disabili e “coordinati” in centro storico per quanto riguarda facciate e colore dei palazzi. Sono i nuovi indirizzi del regolamento edilizio del Comune di Reggio Emilia che il Consiglio comunale ha approvato oggi, aggiornando quelli del 2020, dopo l’adozione del piano urbanistico generale avvenuta nella tarda serata di ieri. Le modifiche al regolamento infatti, sono funzionali a recepire le novità normative che saranno introdotte con il Pug.
Il Rue è stato approvato con 17 voti favorevoli (Pd, Più Europa, Immagina Reggio, Reggio è), 7 voti contrari (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia) e 3 astenuti (Coalizione civica e M5S). Nello specifico, per quanto riguarda la semplificazione degli interventi di efficientamento energetico e miglioramento sismico, il regolamento vara specifiche tolleranze dei requisiti edilizi minimi al fine di favorire, ad esempio, la realizzazione di cappotti termici agli edifici esistenti.
E’ previsto inoltre un allargamento della definizione di “Zona B” (che prevede incentivi fiscali per il recupero delle facciate) a tutti gli immobili, ad eccezione di quelli ad uso produttivo, ricompresi all’interno del territorio urbanizzato. Grazie alla collaborazione con il Criba-Centro regionale d’informazione sul benessere ambientale, è stata poi aggiornata la normativa per l’abbattimento delle barriere architettoniche e sono stati introdotti specifici indirizzi per la progettazione inclusiva di spazi pubblici e privati.
Fra le novità più rilevanti su questo fronte, c’è l’introduzione di incentivi per l’adeguamento a condizioni di accessibilità degli edifici esistenti e la possibilità di trasformare, nel caso di immobili in utilizzo a persone con disabilità ed Over 80, spazi accessori in superficie utile senza oneri. Al Rue è infine allegato il Piano del Colore del Centro storico, che individua le modalità per la corretta conservazione, manutenzione e salvaguardia delle facciate, degli elementi architettonici e dei relativi materiali e colori del centro cittadino.
La rilevanza dello strumento è data in questo caso dai numeri degli interventi edilizi nel cuore della città che dal 2015 ad oggi sono stati oltre 1.750, pari al 12% delle unità immobiliari. Solo nel 2021 se ne sono contati 270, trainati dal “bonus facciate”. In sala del Tricolore con 17 voti favorevoli (Pd, Più Europa, Immagina Reggio, Reggio è), 8 voti contrari (Coalizione civica, Forza Italia, Lega) e 2 astenuti (M5S) è stata poi aggiornata anche la delibera per il calcolo del Contributo di costruzione, approvata nel 2019.
La principale novità riguarda l’estensione a tutti gli interventi edilizi di recupero dell’esistente dello sconto del 50% del contributo di costruzione, con un risparmio sugli oneri di oltre il 60% rispetto alla nuova costruzione. Sono quindi interessate dall’agevolazione anche i lavori nelle frazioni e nel territorio agricolo. Gli interventi autorizzati nel 2021 dal Comune sono stati oltre 4.000, aumentati di quasi il 50% rispetto all’anno precedente e il 97,5% ha riguardato il patrimonio edilizio esistente.
Per la prima volta la città ha raggiunto l’obiettivo relativo al tasso annuo di ristrutturazione del parco immobiliare stabilito dall’Agenda 2030, ovvero il 2% a fronte di una media degli ultimi 7 anni dell’1,4%.
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