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Il congedo di paternità esteso a 10 giorni – La Sesia | Cronaca

Dall’assegno unico al congedo parentale, sono numerose le manovre per le famiglie previste nella legge di bilancio 2022. Oltre ai bonus per la casa (8https://lasesia.vercelli.it/home/2021/11/06/news/dal-superbonus-al-bonus-mobili-le-agevolazioni-per-la-casa-nel-2022-108303/), quindi, anche la famiglia e i figli sembrano tornare al centro dell’attenzione con una serie di misure volte a incentivare le coppie che decidono di avere un figlio. 

Il Dpb – Documento programmatico di bilancio inviato alla commissione europea con le misure pensate per la legge di bilancio 2022 contiene importanti anticipazioni sulle manovre previste per le famiglie. In attesa dell’entrata in vigore a pieno regime del Family Act, infatti, nel 2022 sarà reso strutturale il congedo di paternità della durata di 10 giorni. Dopo un’estensione da 5 a 10 giorni nel 2021, quindi, il periodo dedicato ai neo papà viene ufficialmente e obbligatoriamente fissato a 10 giorni. 

L’estensione a 10 giorni del congedo di paternità potrebbe però essere solamente la prima di una grande serie di novità. Il disegno di legge “Family Act” (https://famiglia.governo.it/it/politiche-e-attivita/analisi-e-valutazione/politiche-interventi-progetti/riforma-delle-politiche-della-famiglia-family-act/cosa-prevede-il-disegno-di-legge-family-act/ qui maggiori informazioni), approvato l’11 giugno 2021 dal 51° Consiglio dei Ministri, potrebbe infatti estendere ancora una volta la paternità dai 10 giorni attuali ai tre mesi, allo scopo di rendere sempre più paritetici i ruoli dei due genitori. 

Tra le novità previste dal Family Act anche il tanto atteso e discusso assegno unico familiare per ogni figlio a carico, un contributo che andrà a sostituire gli Anf (Assegni per il nucleo familiare) ma anche alcune delle detrazioni spettanti ai genitori. Si tratta di un beneficio economico che lo Stato offrirà a tutte le famiglie per ogni figlio a carico, sulla base dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) del nucleo familiare di appartenenza, con criteri di universalità e progressività.

L’assegno unico familiare, a differenza degli Anf, andrà a coprire anche tutte quelle famiglie che non potevano beneficiare di contributi per figli a carico, quali ad esempio gli autonomi e le partite IVA. Con l’introduzione di questa misura nonché con la riorganizzazione dei benefici economici esistenti per le famiglie con figli, il governo intende:

  • favorire la natalità;
  • sostenere la genitorialità;
  • promuovere l’occupazione, in particolare quella femminile.

Sebbene ancora non si conoscano le modalità, l’assegno unico potrà essere richiesto a partire dal mese di gennaio 2022 ma verrà erogato non prima di marzo 2022. L’importo dell’assegno unico andrà quindi dai 50 ai 180 euro in base all’Isee con maggiorazioni previste a partire dal terzo figlio a carico, in caso di disabilità e probabilmente qualora entrambi i genitori siano occupati. Stando ad alcune previsioni, l’assegno unico potrebbe arrivare fino a 250 euro. Nei mesi di gennaio e febbraio, in attesa dell’erogazione dell’assegno unico, le famiglie continueranno a beneficiare degli assegni familiari e dell’assegno temporaneo introdotto a luglio. 

Oltre a queste due misure, nel 2022 si prevede anche un’estensione (pari a tre mesi) del congedo di maternità per le lavoratrici autonome che nell’anno precedente non abbiano dichiarato un reddito superiore agli 8.145 euro. Visto il protrarsi della pandemia, anche per il 2022 sono previsti congedi parentali causa covid-19 retribuiti al 50% per figli minori in DAD (Didattica a distanza) o quarantena.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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