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Il Consiglio dei ministri approva la Nadef: nel 2022 un tesoro da 22 miliardi e Pil a livello pre crisi – La Stampa

È durato poco piùdi un’ora e mezza il Consiglio dei ministri che ha approvato la Nadef, la nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza e un decreto legge con norme in materia di giustizia e proroga di termini per i referendum, l’assegno unico e l’Irap. La Lega, però, non ha partecipato al voto sulla norma che riguarda i referendum, esprimendo dissenso sulla scelta di prorogare i termini per la presentazione delle firme. «L’intonazione della politica di bilancio rimane espansiva nei prossimi due anni e poi diventa gradualmente più focalizzata sulla riduzione del rapporto debito/Pil» si nelle nella premessa alla Nadef a firma del ministro dell’Economia, Daniele Franco che poi continua: «La completa realizzazione del Pnrr resta la grande scommessa per i prossimi anni, in un contesto mondiale che è forse il più complesso ed articolato della storia recente. E’ una scommessa che l’Italia può vincere con la coesione interna, il buon governo e un forte radicamento europeo».

Nadef

«Il più alto livello di Pil e il minor deficit fanno anche sì che il rapporto tra debito pubblico e prodotto non salga ulteriormente quest’anno, come previsto nel Def, ma scenda invece al 153,5 per cento, dal 155,6 per cento nel 2020». Il debito pubblico italiano continuerà a scendere anche nei prossimi anni, dopo il calo al 153,5 per cento di quest’anno, scendendo nel 2022 al di sotto del 150%. Secondo i dati contenuti nella Nadef esaminata dal cdm, il debito diminuirà al 149,4% del Pil il prossimo anno, al 147,6% nel 2023 e al 146,1% nel 2024. Uno degli obiettivi, si legge nell’introduzione del ministro dell’Economia, Daniele Franco, è di «ricondurre il rapporto debito/Pil al livello precrisi (134,3 per cento) entro il 2030». L’obiettivo, attraverso le progressive riaperture, è quello di «raggiungere il livello di Pil trimestrale precrisi entro la metà» del 2022. Intanto, lo spazio di manovra per il 2022 aperto dalla differenza tra deficit tendenziale e programmatico ammonta a circa 22 miliardi. Il tasso di disoccupazione salirà dal 9,3 al 9,6% nel 2021 per poi scendere al 9,1% nel 2022, all’8,4% nel 2023 e al 7,7% nel 2024. 

Irpef e assegno unico

«Gli interventi di politica fiscale che il governo intende adottare determinano un rafforzamento della dinamica espansiva del Pil nell’anno in corso e nel successivo. Rilevano in particolare la conferma delle politiche invariate e il rinnovo di interventi in favore delle Pmi e per la promozione dell’efficientamento energetico e dell’innovazione. Si avvia inoltre la prima fase della riforma dell’Irpef e degli ammortizzatori sociali e si prevede che l’assegno unico universale per i figli sia messo a regime». Lo si legge nella bozza della Nadef approvata dal Consiglio dei ministri.

Fisco

Alla manovra di bilancio saranno collegati venti disegni di legge tra i quali la delega per la riforma fiscale e la legge annuale sulla concorrenza 2021. Non compare, invece, alcun provvedimento sul salario minimo. Mentre c’è un provvedimento per l’aggiornamento e il riordino della disciplina in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, un ddl per la revisione degli incentivi alle imprese e il potenziamento e la semplificazione del sistema degli incentivi alle imprese del Mezzogiorno; un altro ddl punta allo sviluppo delle filiere e a favorire l’aggregazione tra imprese e un altro ancora riguarda la revisione di alcune norme del codice della proprietà industriale.

Sussidi dannosi

«Le entrate derivanti dalla revisione delle imposte ambientali e dei sussidi ambientalmente dannosi andranno utilizzate per ridurre altri oneri a carico dei settori produttivi» e le «risorse di bilancio – si legge ancora – verranno indirizzate verso gli investimenti e le spese per ricerca, innovazione e istruzione». 

Scuola

«Per quanto concerne, invece, i servizi sociali erogati a livello locale dai Comuni, l’intervento legislativo che sarà incluso nella Legge di Bilancio si propone di orientare gradualmente l’utilizzo del Fondo di solidarietà comunale, già incrementato dalla legge di bilancio 2021 e genericamente dedicato al potenziamento dei servizi sociali, verso l’obiettivo di servizio di un assistente sociale ogni 6.500 abitanti. Infine, saranno introdotte misure volte a potenziare il trasporto scolastico di studenti disabili delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado». E’ quanto si legge nella bozza della Nadef in cui si ricordano anche le politiche per gli asili nido che puntano ad «assicurare che almeno il 33 per cento della popolazione di bambini residenti ricompresi nella fascia di età da tre a 36 mesi possa usufruire nel 2026 del servizio». 

Superbonus

«Molto positivo il prolungamento di misure adottate al MiSE nel corso del 2020 come il Superbonus 110%, Transizione 4.0 e il potenziamento del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI. Sono state tre riforme targate Movimento 5 Stelle che sono state accolte con entusiasmo dal mondo dell’impresa e che segnano una base su cui puntare per stabilizzare la crescita del Paese» ha su Facebook il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli doop che il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla Nadef. 

Pa

«Con la prossima Legge di Bilancio 2022-2024 sarà rafforzato il sistema sanitario nazionale, al fine di migliorare l’accesso alle cure e incoraggiare la prevenzione. Risorse aggiuntive saranno destinate ai rinnovi dei contratti pubblici e al rifinanziamento delle politiche invariate non coperte dalla legislazione vigente, tra cui missioni di pace, taluni fondi di investimento e il rinnovo di alcune politiche in scadenza».

Source: lastampa.it

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