L’Ecobonus per le auto a bassa emissione di CO2 è stato un grande successo, tanto che il governo ha dovuto rifinanziarlo.
Come noto lo ha rifinanziato con 65 milioni. Non è una somma eclatante, ma è comunque una somma notevole. Ma ancora più notevole è che i 65 milioni di euro messi a disposizione per le auto ecologiche siano spariti nell’arco di appena 24 ore. Può sembrare assurdo, ma è proprio così ed è proprio dalla piattaforma web del Mise che si apprende questo record di afflusso all’Ecobonus. È vero che gli italiani si sono dimostrati assai sensibili alle auto ecologiche ed è vero che il bonus è corposo ed allettante, ma francamente 65 milioni di euro spariti in un giorno sono una cifra completamente inverosimile. A quanto pare le cose non stanno proprio così. Sembra che molti concessionari italiani non appena il bonus è stato ricaricato si sono letteralmente precipitati ad immatricolare auto ecologiche. Sia chiaro: auto ecologiche non vendute.
Pare che sia andata così
Insomma quella che si è creata (a quanto pare) è stata una vera e propria gara tra i concessionari italiani ad immatricolare quante più auto a bassa emissione fosse possibile per beneficiare del corposo sconto. Sì penserà poi a rivenderle in qualche modo, magari come auto a km 0. Insomma le cose sono un po’ diverse da come appaiono. Una pratica del genere non è illecita, perché per come è strutturato il bonus, nulla vieta di fare qualcosa di questo tipo. Ma sostanzialmente oggi gli italiani si devono rendere conto che ancora una volta non possono beneficiare del bonus del governo.
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Anche se sulla stampa hanno letto questo, in realtà ancora una volta si trovano a non poter usufruire dello sconto.
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Tutto quello che possono fare e farsi un giro tra i vari concessionari nei quali troveranno magicamente auto ecologiche a km 0 pronte da essere acquistate.
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