Superbonus, Tg1, Rai, Vodafone, Fastweb, Ucraina, Russia, guerra e non solo. Pillole di rassegna stampa nei tweet di Michele Arnese, direttore di Startmag
POLIZZE AMARE
“Assicurazioni, la tempesta perfetta: prezzi delle polizze verso il rincaro. Tassi, spread e inflazione spingono le compagnie all’aumento delle tariffe”. (Sole 24 ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 17, 2022
Assicurazioni, ramo danni: “Va frenata la spinta inflazionistica sulla filiera della liquidazione dei sinistri e la medicina ideale sembra essere quella di un ritocco dei prezzi delle polizze”. (Sole 24 ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 17, 2022
SUPER ALLARME SUL SUPERBONUS
“Allarme Superbonus. “Il credito è finito imprese a rischio”. La cessione delle detrazioni è ferma, Parlamento al lavoro. Ma intanto 30 mila aziende sono vicine al fallimento”. (Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 18, 2022
CARTOLINA DA ODESSA
“La parte terrestre del porto di Odessa è stata minata dagli ucraini, il mare invece dai russi”. (La Stampa)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 18, 2022
AGENDA PUTIN
“Mosca punterà su Cina e India, è morta l’idea di uno spazio comune con l’Ue”. Parla Lukjanov, consigliere del Cremlino. (Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 18, 2022
FORMATORI BRITANNICI
Il premier britannico Boris Johnson, in visita a Kiev per la seconda volta dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, ha annunciato che la Gran Bretagna supervisionerà un programma di formazione di tre settimane per i soldati ucraini. (Guardian)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 18, 2022
TACCUINO MILITARE
«l gruppo di contatto Nato ha mandato 97 mila anti-tank, dato che supera quello dei carri armati nel mondo. Hanno chiesto 200 tank, ne hanno avuti 237. Hanno chiesto 100 veicoli blindati da combattimento, ne hanno ricevuti 300». (Mark Milley, capo di Stato Maggiore statunitense)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 17, 2022
BILANCI UCRAINI
“David Arakhamia, uno dei negoziatori di Zelensky, ha dichiarato al sito Axios che l’Ucraina perde, tra morti e feriti, mille uomini al giorno: un tributo ben superiore a quello ammesso fino a pochi giorni fa, quando il presidente parlava di 200 caduti”. (Corriere della sera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 17, 2022
PUNTO LIMES
La sensazione è che Washington non punti più alla “sconfitta strategica” di Mosca. Scopo Usa non è tanto impedire alla Russia il raggiungimento dei suoi obiettivi regionali ma fare in modo che li ottenga nel modo più logorante e lento senza innescare una reazione nucleare.(Limes)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 17, 2022
SCAZZI SPAZIALI PER MUSK
Oltre 400 dipendenti di SpaceX hanno firmato una lettera aperta che critica l’ad Elon Musk, il suo comportamento è stato definito “fonte di imbarazzo e di distrazione per l’azienda”. Cinque promotori del documento sarebbero stati licenziati. (rassegna stampa Good Morning Italia)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 18, 2022
VETI MAGIARI
All’Ecofin il ministro delle Finanze ungherese, Mihaly Varga, ha posto il veto sulla minimum tax per le multinazionali, sostenendo che con la guerra in corso in Europa l’introduzione di un’imposta minima globale provocherebbe un grave danno per l’economia dell’Ue. (Reuters).
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 18, 2022
MEDICI AL TG1
“Per sottrarsi alla richiesta di Maggioni, sarebbero stati presentati dei certificati medici ma, a sorpresa, questi avrebbero sortito l’effetto contrario di spingere la direttrice a avvicendare i conduttori del Tg”. (Corriere della sera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 16, 2022
Tg1, Giorgino avrebbe chiesto di evitare un sovraccarico di turni all’alba per “ragioni di salute”. Ma non sarebbe stato ascoltato. Scoppia il caso, ma lui non commenta: “I miei legali stanno valutando”. (Giornale)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 18, 2022
Madò, Giorgino non condurrà più il Tg1 della sera. Eh mò?
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 16, 2022
VODAFONE VINCE SU FASTWEB
“Non avrà fatto male a Vodafone vedersi riconosciuti 400mila euro (comprensivi di interessi) che, secondo quanto stabilito dal Tribunale di Milano, dovranno essere versati da Fastweb ritenuta colpevole di condotte di retention tra il 2015 ed il 2016”. (Sole 24 ore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 16, 2022
UN MONTE DI GUAI
“L’inchiesta segreta su Mps, Bastianini e Bivona indagati. I pm di Milano indagano da un anno sull’ex ad della banca e sul finanziere. Ipotesi di reato sono quelle di insider trading e aggiotaggio”. (Domani quotidiano)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 16, 2022
GIORNALISMI
“Dua Lipa e il suo selfie con i pantaloni a vita bassa. È ora di arrendersi all’inevitabile?” (Vogue)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 16, 2022
“I progetti finanziati con i soldi europei: la rete di mr. Riotta”. (il Fatto quotidiano)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 17, 2022
Mps. “Fonti interne alla banca spiegano che già nell’audit alcuni testimoni dichiararono come Bastianini parlasse troppo con alcuni giornalisti del Messaggero”. (Domani quotidiano)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 17, 2022
Informazione, comunicazione o pubblicità? pic.twitter.com/rJPVA3Bz7k
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 17, 2022
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DI REPUBBLICA SUL SUPERBONUS:
Siamo al paradosso: ci sono migliaia di imprese che rischiano di fallire per crediti». Stefano Crestini, imprenditore edile artigiano di Prato, camuffa in una battuta col suo accento toscano una realtà che Federica Brancaccio, neo presidente Ance, dipinge come «la tempesta perfetta sul settore delle costruzioni», con il rischio di «costi sociali inimmaginabili». Il problema è noto: il blocco del mercato dei crediti fiscali legato agli interventi edilizi, in primis il Superbonus 110%, lascia le imprese con il cassetto fiscale pieno di crediti che non riescono più a monetizzare. Perché le banche, Poste o Cdp faticano a comprarli. Queste, infatti, hanno esaurito il loro spazio fiscale: non potendoli portare in compensazione delle loro tasse, non ne prendono di nuovi. A un mese dalla pubblicazione del decreto Aiuti, che pure ha provato a smuovere le acque, il giro non è ripartito: gli istituti aspettano l’iter di conversione per capire quale sarà il quadro definitivo delle norme, magari con qualche ulteriore aggiustamento che i partiti hanno già messo sul tavolo. I dati Enea raccontano di lavori autorizzati per il 110% che crescono a un ritmo costante, circa 3 miliardi al mese da febbraio in poi: la previsione di spesa di 33,3 miliardi al 2036, indicata dal governo con la legge di Bilancio, era già superata di 400 milioni a fine maggio. Come mai, allora, tutti lamentano il blocco di fatto? Stefano Betti, imprenditore edile in Emilia Romagna, spiega che «i dati caricati all’Enea si riferiscono ai cantieri di febbraio-marzo: c’è un fisiologico ritardo nelle autorizzazioni, il rallentamento lo vedremo solo tra qualche mese»
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Source: startmag.it
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