Firenze, 23 febbraio 2022 – La Cisl di Firenze e Prato si avvia al congresso, domani e venerdì allo Spazio Reale a Campi. Interverranno, tra gli altri, il leader nazionale della Cisl, Luigi Sbarra, il sindaco Dario Nardella, quello di Prato, Matteo Biffoni, e di Campi, Emiliano Fossi. La relazione è affidat a al segretario generale della Cisl di Firenze e Prato, Fabio Franchi.
Segretario, lo slogan del congresso è ‘Andrà tutto nuovo’. Cioè?
“La società uscirà completamente trasformata dalla pandemia. Siamo di fronte a rischi di divari economici e sociali. Per questo è fondamentale la presenza del sindacato per consentire un domani più giusto”.
Quali sono le sfide del sindacato sul nostro territorio?
“E’ importante dare seguito al patto per lo sviluppo che abbiamo siglato il 20 dicembre come Cgil, Cisl e Uil con MetroCittà, Camera di commercio e associazioni datoriali. Ci siamo dati l’impegno di lavorare insieme per una città più attenta al lavoro e allo sviluppo e meno alle rendite, e che investa, grazie al Pnrr, su opere fondamentali”.
Si parla di coesione: qual è la posizione della Cisl rispetto a quei lavoratori che non si sono vaccinati e sono a casa senza stipendio?
“Ci risulta che siano situazioni marginali. Non ci sono grossi numeri nelle aziende del territorio. Quello che ci preoccupa, piuttosto, visto anche i recenti casi di infortuni mortali, è la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e su questo, con Cigl e Uil, ci siamo mossi anche a livello nazionale per tenere alta l’attenzione”.
Come sta la nostra economia?
“Sul settore manifatturiero non ci sono grossi segnali di crisi, con massicci ricorsi a cassa integrazione o mobilità. Fanno eccezione le vertenze che riguardano Gkn, Hugo Boss, che ha annunciato chiusura e trasferimento, e il tavolo aperto con l’Ortofrutticola di Marradi”.
Sul settore turistico, invece?
“Ci preoccupa. E’ necessario ridisegnare il turismo, che deve diventare più diffuso e più rispettoso, anche della manodopera che lavora nel settore”.
L’edilizia, invece, ha beneficiato dei bonus…
“Sì, anche sul nostro territorio, sopratutto il bonus facciate e il Superbonus sono stati importanti per far tornare l’edilizia protagonista. Ma parallelamente abbiamo riscontrato la nascita di aziende quasi improvvisate o che utilizzano manodopera irregolare”.
Cosa chiedete al governo e alle istituzioni?
“Siamo in una fase in cui l’inflazione galoppa, il costo dell’energia ha raggiunto livelli insostenibili ed è a rischio per il 2022 il balzo positivo del Pil. Chiediamo interventi concreti sul caro bollette, una politica energetica diversa, il rinnovo dei contratti nazionali, elemento importante per mettere in tranquillità i lavoratori”.
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