Norma per l’efficientamento energetico, ma con alcuni limiti Detrazioni, sconti in fattura, cessione del credito. E controlli
Riccardo Bizzarri
Il superbonus consiste in una detrazione pari al 110% delle spese sostenute per interventi qualificati di efficientamento energetico eseguiti dalle persone fisiche al di fuori dell’attività d’impresa, sugli immobili a destinazione abitativa detenuti a titolo di proprietà o di altro diritto reale e anche in forza di contratti di locazione o comodato regolarmente registrati.
L’immobile oggetto degli interventi dev’essere funzionalmente indipendente e godere di un accesso autonomo. Il primo requisito è soddisfatto qualora nell’immobile siano installati almeno tre dei seguenti impianti: approvvigionamento idrico, gas, energia elettrica e climatizzazione invernale. Per accesso autonomo, invece, s’intende un ingresso non comune ad altre unità immobiliari, chiuso da cancello o portone, che consenta l’accesso alla pubblica strada anche tramite cortile o giardino di proprietà non esclusiva.
Per ottenere l’agevolazione è necessario eseguire almeno uno tra gli interventi trainanti: isolamento termico delle superfici disperdenti, sostituzione degli impianti o interventi antisismici. La maggior detrazione è concessa anche per gli interventi di riqualificazione energetica ammessi all’ecobonus ordinario, per la rimozione delle barriere architettoniche e per l’installazione d’impianti fotovoltaici, se eseguiti congiuntamente agli interventi trainanti. Ad ogni modo gli interventi devono migliorare la prestazione energetica dell’edificio di almeno due classi o fargli conseguire la classe più elevata.
L’importo della detrazione può essere portato in compensazione delle imposte sui redditi in quote annuali di pari ammontare o immediatamente monetizzato tramite lo sconto in fattura, da concordare con il fornitore, oppure tramite la cessione del credito a un intermediario finanziario. Questi ultimi due meccanismi, che volgarmente vengono associati a una ristrutturazione senza costi, comportano, oltre all’asseverazione di un tecnico e alla comunicazione all’Enea, anche l’intervento di un commercialista o di un caf (centro di assistenza fiscale) per apporre il visto di conformità sui documenti contabili e fiscali.
Attenzione ai controlli. Qualora l’Agenzia delle Entrate accerti la mancata sussistenza dei requisiti per ottenere la detrazione, procede al recupero di una somma pari alla detrazione non spettante, oltre a interessi e sanzioni, nei confronti del contribuente che ha esercitato l’opzione. Restano salvi, invece, i fornitori e i cessionari, che rispondono solo dell’utilizzo del credito in modo irregolare o in misura maggiore rispetto a quanto ricevuto.
A determinate condizioni il superbonus è concesso anche a condomini, istituti autonomi case popolari, cooperative di abitazione, enti del terzo settore e associazioni sportive. —
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Source: gazzettadimodena.gelocal.it
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