Il neo presidente di Inarsind, l’ingegnere aretino Violetti “reclamiamo la giusta considerazione per chi agisce con professionalità e correttezza”
AREZZO E PROVINCIA — “Superbonus ancora punitivo: sono state confermate le sproporzionate sanzioni a carico del professionista asseveratore, oltre alla modifica delle polizze di assicurazione e al meccanismo di cessione del credito per massimo di tre volte e con le due cessioni successive alla prima soltanto a favore di banche e intermediari finanziari. Il 24 marzo 2022 è stato infatti convertito in legge il DL del 27/01/2022 n. 4 (Sostegni Ter) in cui è confluito anche il DL del 25/02/2022 n. 13 (Antifrodi 2)”.
Dura in proposito la reazione di Inarsind Toscana, l’associazione di rappresentanza di ingegneri e architetti liberi professionisti, che interviene sul delicato tema con le parole del neoeletto presidente, l’ingegnere aretino Nicola Violetti: “nonostante le numerose segnalazioni provenienti dalle principali associazioni a sostegno delle libere professioni, Inarsind in primis – spiega – si rileva che tutte le volte che le istituzioni demandano ad un professionista il rilascio attestazioni nell’esercizio di una professione o di un altro servizio di pubblica necessità, viene predisposto un regime sanzionatorio apposito e significativamente punitivo, come già successo per la normativa sull’attestato di prestazione energetica”.
“Di fatto i tecnici si sono trovati, loro malgrado, stretti nella morsa di un contesto normativo incerto e opaco, di pretese di gratuità dell’intervento da parte del cliente e di rapporti distorti con i General Contractor, pur rimanendo in carico ai medesimi professionisti asseveratori la responsabilità dell’intera procedura per l’ottenimento del Superbonus. Non mancano anche problemi in area banche: il professionista – approfondisce Violetti – è stato penalizzato anche nelle procedure degli istituti bancari e finanziari per la cessione del credito. Infatti il meccanismo maggiormente utilizzato dagli istituti bancari prevede l’erogazione del cosiddetto finanziamento bridge ai privati e ai condòmini solo successivamente al deposito di tutte le pratiche edilizie. Quindi tutti gli oneri per la redazione del progetto e la gestione di tutte le procedure propedeutiche all’ottenimento del Superbonus ricadono sui professionisti incaricati”.
“Come più volte detto – conclude allora il presidente di Inarsind Toscana – gli architetti e ingegneri liberi professionisti non intendono sottrarsi alle responsabilità che da sempre in ambito lavorativo sono chiamati ad assumersi e neanche a trovare giustificazioni per il tecnico che attesti falsamente la congruità delle spese, ma reclamano un quadro normativo definito, ordinato e chiaro“.
Source: quinewsarezzo.it
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