Una vera e propria corsa al superbonus del 110%. L’incertezza di fine anno – con la proroga giunta in extremis con la nuova legge di Bilancio – ha infatti portato molti proprietari di immobili ad affrettarsi a presentare la documentazione per accedere all’incentivo fiscale del 110% per interventi in ambito di efficienza energetica e antisismici. Risultato? A dicembre si è registrato l’incremento più elevato nelle domande. Una corsa che potrebbe continuare per mettere in «salvo» i lavori già programmati. A Roma, infatti, viene vanti l’ipotesi di un nuovo cambio di rotta. Per scoraggiare le truffe il governo punterebbe a mettere limiti alla cessione dei crediti: si potrà fare ma solo una volta. L’ipotesi però preoccupa molto i costruttori, con l’Ance e le organizzazioni artigiane che in coro dicono: «basta modifiche». La fotografia, scattata da Enea parla in totale nel 2021 di 95.718 interventi (di cui il 70% già conclusi) per 16,2 miliardi di euro. Di questi: 26 mila richieste per un importo di 4,3 miliardi si sono registrate a dicembre (segnando un +37,9% nel numero e un +35,8% nell’importo).
A trainare è il Nord, in particolare la Lombardia che in un anno ha registrato oltre 14 mila interventi per un importo di oltre due miliardi e mezzo. E in terra orobica? È Vanessa Pesenti, presidente di Ance Bergamo a tracciare il quadro. «Il buon andamento del superbonus conferma, anche nella nostra provincia, l’importanza della misura su due fronti: la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio e il significativo contributo alla ripresa del nostro settore -commenta la numero uno di Ance che valuta con favore la proroga dell’incentivo- per la prima volta, infatti, si definisce la durata dei bonus per un orizzonte temporale più ampio, in un’ottica di politica industriale di lungo periodo». Con solo un appunto da fare: «Manca la proroga del Sismabonus acquisti che premia gli acquirenti di abitazioni demolite e ricostruite in chiave antisismica e che rimane con scadenza fissata al 30 giugno 2022 nella misura al 110%, mentre si prevede una riduzione della percentuale negli anni successivi. Agevola gli interventi di sostituzione edilizia e quindi di vera e propria rigenerazione urbana: meriterebbe un termine esteso».
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Source: ecodibergamo.it
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