Widget Image
Posts Popolari
Seguiteci anche su:

HomeCategorieBonus Facciate“Il turismo riapra per non chiudere più”. Ecco il piano Garavaglia per la Vacanze Spa – la Repubblica

“Il turismo riapra per non chiudere più”. Ecco il piano Garavaglia per la Vacanze Spa – la Repubblica

MILANO – “Il turismo italiano dovrà riaprire dopo il lockdown fino a Pasqua e poi non chiudere più”. Massimo Garavaglia, titolare del neo-rinato Ministero del Turismo, lancia il suo piano in otto punti per rilanciare “già dall’estate 2021” la “Vacanze spa“.

Un cocktail a base di rivoluzione digitale, passaporto sanitario, gioco di squadra con regioni e comuni per promuovere il brand Italia. Ma anche aiuti immediati per rinnovare le strutture ricettive (estendendo agli alberghi il Superbonus al 110% per i lavori di efficientamento), dare ossigeno alle finanze aziendali (allungando i tempi di rientro dei debiti e patrimonializzando le imprese) e favorire le aggregazioni delle aziende per fare un salto dimensionale. Facilitato dalla collaborazione con ministero dei trasporti e della sanità (“avremo un incontro a breve con Speranza e Giovannini”) per garantire “la mobilità sicura” e dal rapporto con il ministero dei Beni culturali che fino a ieri gestiva il portafoglio turistico (“vado d’accordo con Franceschini”).

Ecco il piano di Garavaglia.

L’organizzazione

“E’ il primo punto che abbiamo affrontato”, ha detto il ministro in audizione parlamentare. “Siamo un ministero nuovo, il punto essenziale è essere operativi subito. E la buona notizia è che il dicastero è stato istituito nel decreto 22 ed è quindi già in funzione”. Se prima c’era un apparato esiguo (“venti persone per il 13% del Pil) la nuova struttura lavorerà per “distribuire nel modo più equo e veloce possibile” le risorse a sue disposizione.

Il coordinamento

“Abbiamo ritenuto opportuno usare le prime settimane per una campagna di ascolto capillare – ha spiegato Garavaglia -. E’ stato utile perché abbiamo ricostruito un quadro completo non solo delle difficoltà ma anche delle prospettive”. L’obiettivo è “ripartire prima e meglio possibile”, grazie anche alla riattivazione del Comitato permanente per la promozione del turismo destinato a diventare una sorta di stanza dei bottoni in grado da fungere come organo di rappresentanza collettivo.

La sicurezza

Il turismo italiano – sostiene il ministro – deve ripartire già nel 2021. Per farlo è necessario in primis garantire la sicurezza. “Esistono protocolli efficaci che rendono possibile riaprire con tranquillità anche nella situazione attuale”, è sicuro Garavaglia. Il periodo fino a Pasqua può essere utilizzato per affinare quelli esistenti ed affinarli insieme ai ministeri di Salute e Trasporti per arrivare a garantire il massimo della tranquillità ai viaggiatori estivi. Altro tema caldo: la discussione sul Green Pass (il passaporto sanitario per viaggiare) che “è in mano alla presidenza del consiglio”. C’è appena stato un interministeriale Ue e bilaterali con Grecia e Germania, nei prossimi giorni Bruxelles metterà sul tavolo la sua proposta. “Entro il mese – sostiene Garavaglia – arriveranno i risultati”.

Gli aiuti

“Non faremo promesse vane ma dichiareremo cose quando saranno fatte” ha assicuratoil ministro. In cassa – ha aggiunto – ci sono risorse importanti che sono ancora da distribuire, come i 230 milioni per agenzie e tour operator. Il bonus vacanze è stato usato solo per 840 milioni sui 2,4 miliardi. “E il mio obiettivo è tenere i soldi non spesi a disposizione del settore”, ha detto Garavaglia. Oggi – ha spiegato – l’industria delle vacanze ha bisogno di comprare tempo. “Vanno tenute in vita più aziende possibili e bisogna rafforzare patrimonialmente le imprese, allungando le scadenze sui debiti come quelli legati al decreto liquidità – ha spiegato Garavaglia – e aiutando a qualificare l’offerta”. Ecco perché il Ministero del Turismo sta lavorando per inserire nella parte di Pnrr di sua competenza una estensione del superbonus al 110% alle strutture alberghiere, slegandolo dai lavori di efficientamento energetico per collegarlo ad esempio a quelli anti-incendio. Altri capitoli di possibile sostegno: l’allargamento del bonus facciate al 90% anche a quelle interne e a quelle fuori dal centro storico.

Il brand Italia

Un obiettivo importante è poi rafforzare la promozione del brand Italia. Non basta dire che siamo il paese più bello del mondo, sostiene Garavaglia, ma bisogna che si concretizzi il desiderio che tutti manifestano di venire a visitarlo. Anche perché, a conti fatti, già nel periodo 2004-2014 abbiamo perso 25 milioni di turismi nel raffronto con altri più bravi di noi a promuoversi (Spagna, su tutti). Il calendario di eventi internazionali per promuovere tutto il Paese è già denso: nel 2025 c’è il Giubileo, nel 2026 ci sono le Olimpiadi invernali “e bisogna lavorare da subito”. Qualche segnale di ripresa del turismo internazionale c’è (“Ryanair prevede un milione di passeggeri in Italia, anche easyJet ha stime in crescita”, ha ricordato il ministro”) e bisogna metterlo a frutto.

Rivoluzione digitale

Collegato alla promozione del brand Italia c’è il piano per digitalizzare tutta la filiera. Garavaglia pensa a qualcosa “di più di un portale” statale: un ecosistema digitale destinato a fare da aggregatore a tutte le offerte, anche quelle territoriali e dei privati. In sostanza dovrebbe essere un aggregatore di tutti i portali e le applicazioni che riguardano il turismo. Una vetrina che dia anche la possibilità di prenotare e programmare le proprie vacanze Made in Italy. L’obiettivo è poi raccogliere una mole di dati da aprire anche all’ecosistema di startup che possono operare nell’ambito.

La frammentazione

Il turismo – sostiene Garavaglia – deve superare la frammentazione che finora si è vista sia orizzontalmente (con lo spacchettamento delle competenze tra ministeri) che verticalmente (con l’annosa questione della competenza regionale sulla materia). La creazione del Ministero è una risposta al primo problema. Quanto al scendo, il ministro non ha intenzione di imbarcarsi in lunghe e faticose riforme costituzionali: si può già fare con quel che c’è, ognuno “i compiti a casa propria”. In sostanza, già con l’attuale configurazione a livello centrale il governo può svolgere il lavoro di coordinamento necessario, intanto deve migliorare il rapporto con regioni e comuni per scaricarlo a terra ma negli incontri degli ultimi giorni “si sono gettate le basi per farlo”.
 

Il consolidamento e i ristori

L’ultimo punto, aggiunto in corsa dal ministro, riguarda il disegno di favorire l’aggregazione d’impresa, per raggiungere fasce dimensionali maggiori. Serve della finanza per fare queste tipologie di operazioni e il Pnrr lavorerà in questo senso. Sugli aiuti più immediati l’intervento è molteplice. Garavaglia ha ricordato che i nuovi ristori supereranno le logiche dei codici Ateco e saranno dunque rivolti a tutti, senza ricadere nella trappola dei settori. Tra gli interventi delineati, l’estensione temporale dei prestiti erogati con il supporto pubblico del decreto Liquidità e forme di garanzia per consentire l’accesso al credito anche ai soggetti in maggiori difficoltà. “Non saranno solo interventi sul debito”, ha detto, “ma anche di rafforzamento patrimoniale delle nostre aziende”.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

Rate This Article:
No comments

leave a comment