In una compravendita immobiliare a destinazione
residenziale, il certificato di abitabilità
costituisce requisito giuridico essenziale del
bene compravenduto, poiché vale a incidere sulla sua attitudine ad
assolvere la sua funzione economico-sociale, assicurandone
legittimo godimento e commerciabilità.
Compravendita immobiliare: senza certificato di agibilità
l’accordo può saltare
Lo ricorda la Corte di Cassazione con
l’Ordinanza
del 23 novembre 2023, n. 32552, con la quale ha
accolto il ricorso di un’impresa contro la sentenza della Corte
d’Appello che l’aveva condannata a pagare il corrispettivo pattuito
per la compravendita di alcuni immobili. La ricorrente si era
rifiutata di chiudere l’accordo perché mancavano i certificati di
agibilità degli immobili ma, secondo la Corte
Territoriale, sarebbe stata consapevole di questa situazione,
motivo per cui era tenuta a concludere la compravendita.
Di diverso avviso gli ermellini, che hanno ricordato il
consolidato orientamento secondo cui, con riferimento alla vendita
di immobile destinato ad uso abitativo, la mancanza del certificato
di abitabilità configura alternativamente:
- l’ipotesi di vendita di aliud pro
alio qualora le
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