L’istituto della successione è di
norma soggetto a tassazione, salvo alcune
eccezioni al ricorrerere di alcune condizioni. L’importo dovuto può
però essere rateizzato, come conferma l’Agenzia delle
Entrate tramite Fisco Oggi, in risposta a un
contribuente che ha chiesto chiarimenti sul 20% dovuto nel
caso in cui si scelga il pagamento dilazionato.
Imposta di successione: chiarimenti dall’Agenzia delle
Entrate
Come ricorda l’Agenzia delle Entrate, gli eredi di beni immobili
e diritti reali immobiliari hanno l’obbligo di presentare la
dichiarazione di successione e pagare, se dovuta,
l’imposta di successione.
La dichiarazione va presentata entro 12 mesi dalla data
di apertura della successione, da uno dei soggetti
obbligati, presso l’Ufficio territoriale di residenza del
defunto.
Sono obbligati a presentare la dichiarazione:
- i chiamati all’eredità e i
legatari, anche nel caso di apertura della
successione per dichiarazione di morte presunta, oppure i loro
rappresentanti legali; - gli immessi nel possesso temporaneo dei beni
dell’assente; - gli amministratori dell’eredità e i
curatori dell’eredità giacenti; - gli esecutori testamentari.
I soggetti che abbiano rinunciato all’eredità o al legato
anteriormente alla scadenza del termine per la presentazione della
dichiarazione
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