Il 2022 è un anno pieno di bonus ed esenzioni!
La legge di bilancio 2022, infatti, ha aperto un mondo di agevolazioni per tutta la popolazione. Dal Superbonus 110 al Bonus Facciate, al più recente Bonus Psicologo.
Centinaia di milioni di euro, quindi, sono stati stanziati dal governo per la ricrescita economica del paese, favorendo la produzione, le spese e l’economia in generale.
Tutti questi bonus, e la legge di bilancio in toto, rientrano infatti nell’ambito del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Tale progetto, finanziato con soldi europei, mira alla ripartenza dell’Italia attraverso enormi riforme economiche, sociali e politiche.
Tale ripartenza, ovviamente, è ampiamente auspicata a seguito della terribile crisi causata dal Covid-19, la pandemia che tiene sotto scacco il mondo da ormai più di due anni.
L’Italia, come d’altronde il resto d’Europa, sta uscendo adesso dalla quarta ondata della malattia. Fin’ora, è stata l’ondata più violenta per quanto riguarda il numero di contagiati: a inizio gennaio si avevano, giornalmente, centinaia di migliaia di nuovi positivi.
Questi numeri elevatissimi erano causati dalla variante Omicron, che fortunatamente era risultata meno letale e, quindi, ha lasciato basso il numero di morti e di terapie intensive. La sua bassa letalità, inoltre, era accresciuta dall’azione dei vaccini.
La campagna vaccinale, infatti, continua ad espandersi sempre più. Con l’introduzione del vaccino Novavax, secondo alcuni gli ultimi indecisi potrebbero finalmente farsi vaccinare, allontanando sempre più lo spettro del Covid.
Secondo l’immunologo Mario Clerici, infatti:
Novavax è un vaccino a vecchia concezione: un vaccino proteico come quelli dell’epatite B, dell’Hpv, dell’herpes zoster e quindi non tanto i no-vax, che hanno una preclusione ideologica verso i vaccini, ma i più timorosi potrebbero superare la diffidenza grazie a questo farmaco. Anche se ci sono prove sulla immunogenicità del Novavax, ma le prove di efficacia verso la variante Omicron ancora non ci sono.
In ogni caso, si spera che Novavax sia un passo in più verso l’eradicazione del virus, o perlomeno che lo renda “endemico” (cioè simile ad un’influenza stagionale).
Se fosse il caso, sarebbe il momento perfetto per mettere in atto il PNRR, in quanto l’Italia sarebbe “matura” per una ripartenza senza ulteriori ostacoli.
Tra le tantissime agevolazioni e bonus, vi sono anche importanti novità sull’IMU, ovvero esenzioni e bonus persino sulla tassa sulla prima casa.
Vediamo insieme quali sono queste esenzioni IMU, partendo prima di tutto dallo spiegare esattamente cosa sia l’IMU stessa.
Cos’è l’IMU
L’Imposta Municipale Unica (nome completo abbreviato in IMU), è una tassa sulle seconde case o sulle abitazioni di lusso.
Introdotta dal Governo Berlusconi nel 2011, ha sostituito tutte le vecchie imposte immobiliari. Essa grava sulle seconde case, sulle case di lusso e su tutti gli immobili commerciali e terreni.
Vi sono un numero preciso di soggetti che devono pagare l’IMU, ovvero (lista presa da qui):
- Proprietari di fabbricati, aree fabbricabili e terreni.
- Titolari del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, superficie ed enfiteusi.
- Coniuge assegnatario della casa coniugale a seguito di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio (nel caso di prima casa di lusso).
- Locatario per gli immobili concessi in locazione finanziaria (anche se da costruire o in corso di costruzione).
- Concessionario nel caso di concessione di aree demaniali.
Per calcolare l’IMU si utilizzano delle operazioni abbastanza complesse che non riguardano l’oggetto di questo articolo. Vi linkiamo, perciò, un simulatore per calcolare l’IMU basato sui vostri dati.
Se ancora avete dei dubbi a riguardo, vi linkiamo inoltre un video informativo sul calcolo dell’IMU realizzato da Questo è il Fisco.
Ora che sappiamo cos’è l’IMU, andiamo a vedere le esenzioni e quali sono le novità del 2022.
IMU: esenzioni base
Vi sono alcune esenzioni per l’IMU che esistevano già prima del 2022 e che sono presenti da molti anni.
Innanzitutto, l’esenzione più importante riguarda la prima casa. In pratica, l’IMU non si paga per l’abitazione principale. La definizione di “abitazione principale” è spiegata nel dettaglio dal testo della Legge di Bilancio 2020:
Per abitazione principale si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e i componenti del suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente.
Per essere completamente esonerati dal pagamento dell’IMU, quindi, il soggetto pagante deve essere proprietario solo dell’abitazione principale, vi deve avere la residenza anagrafica oppure vi deve avere la sua dimora abituale.
Fondamentale ricordare che le case di lusso sono soggette al pagamento dell’IMU anche qualora fossero la prima ed unica casa del proprietario. Sono definite case di lusso:
- Le abitazioni di tipo signorile;
- Le ville;
- Gli edifici storici.
IMU: esenzioni ed assimilazioni
Vi sono, poi, le cosiddette assimilazioni, ovvero immobili considerati legalmente alla stregua di prime case su cui, quindi, non si paga l’IMU. Tali immobili sono ben definiti dalla legge, e sono:
- Le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa;
- I fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali;
- La casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli, a seguito di provvedimento del giudice;
- Un solo immobile posseduto e non concesso in locazione dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare e da quello dipendente delle Forze di polizia ad ordinamento civile.
Ogni Comune, poi, può decidere se deliberare ulteriori assimilazioni; come ad esempio case possedute da anziani residenti in case di riposo o di cura.
Arriviamo, ora, alle novità del 2022 per quanto riguarda l’IMU e le sue esenzioni.
IMU: esenzioni sulla prima casa nel 2022
Nel 2022 vi sono innanzitutto delle novità legate all’esenzione per i coniugi. La legge di bilancio, infatti, ha messo fine ad un annuale problema che metteva in difficoltà le casse dello stato.
In pratica, sfruttando il principio che la casa di residenza non è soggetta all’IMU, i coniugi che possedevano ciascuno una casa di proprietà mettevano la loro residenza in quell’immobile, sebbene non lo avessero come fissa dimora.
Tale pratica andava anche contro la definizione civile di matrimonio, che prevede la convivenza dei coniugi sotto lo stesso tetto. A causa di ciò, la Corte di Cassazione aveva definito illegale la pratica di porre due residenze diverse ed usufruire dell’esenzione completa per l’IMU.
La sentenza della Corte, però, non ha lo stesso valore di una legge del Parlamento (non siamo in Inghilterra o negli USA, d’altronde, dove le sentenze dei giudici hanno valore completo di legge).
La legge di bilancio approvata a fine 2021, infatti, ha definito che i coniugi proprietari di due case possono scegliere su quale avere l’esenzione, ma in nessun caso potranno avere l’esenzione su entrambe. Ovviamente, i coniugi sceglieranno di avere l’esenzione sulla casa più costosa, fissandovi la residenza.
Questa misura, però, eviterà questa specie di “evasione legale” che si era venuta a formare con la precedente normativa.
I due immobili di proprietà dei coniugi possono sia essere nello stesso Comune che in due Comuni diversi. La regola, quindi, non cambia.
Laleggepertutti.it spiega bene come effettuare la scelta dell’immobile ed entro quando si può fare:
La scelta dell’unità immobiliare su cui fruire dell’esenzione Imu deve essere fatta dal contribuente al momento della dichiarazione Imu e cioè entro il mese di giugno.
L’onere compete al titolare (proprietario o titolare del diritto reale di godimento) dell’immobile che sarà indicato come destinatario dell’agevolazione.
Allo scopo, occorrerà barrare il campo 15 relativo all’esenzione e riportare nelle annotazioni «Abitazione principale scelta dal nucleo familiare ex art. 1, comma 741, lett. b), della legge n. 160 del 2019».
Bonus IMU 2022: tutte le agevolazioni
Infine, nel 2022 è stato anche introdotto il Bonus IMU, ovvero una serie di agevolazioni sulla tassa per gli immobili.
Tali agevolazioni, però, non sono per tutti. Infatti:
Per questo motivo, il bonus IMU 2022 rientra tra le agevolazioni di tipo settoriale, ovvero che non potrà essere richiesto ed usufruito da parte di tutti i cittadini, bensì esclusivamente nei confronti di alcune categorie di imprenditori.
I comuni cittadini, quindi, non potranno richiedere questa agevolazione. Ma cos’è esattamente il Bonus IMU? E come funziona?
Ad accedervi potranno essere i commercianti, gli artigiani oppure gli imprenditori che trattano commercio al dettaglio che decidono di svolgere la loro attività in paesini con meno di 500 abitanti.
La misura, introdotta dal governo Draghi nella legge di bilancio 2022, mira chiaramente allo sviluppo delle piccole aziende e alla rivalutazione dei piccoli comuni.
A coloro che vi possono accedere, infatti, avranno a disposizione degli sconti fiscali sull’IMU dell’immobile in questione, nonché la possibilità di richiedere un comodato d’uso per quanto riguarda i beni immobili di loro proprietà che potranno essere utilizzati per la propria attività lavorativa.
Tale comodato d’uso avrà durata di 10 anni, durante i quali il beneficiario dovrà impegnarsi a manutenere l’immobile e ad effettuare tutte le spese necessarie per gli altri interventi.
Il Bonus IMU dovrebbe proseguire anche nel 2023, e per ora sono stati stanziati 10 milioni di euro per questa misura, budget che dovrebbe essere riconfermato anche l’anno prossimo.
Il decreto, in realtà, deve essere ancora approvato dai vari ministeri, in particolare il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero della Cultura ed il Ministero dell’Economia. Una volta approvato, saranno definite le modalità di erogazione e di attuazione di tale bonus.
Redattore, classe 1999.
Nato nelle assolate e cristalline terre pugliesi, sono romano dentro essendomi trasferito nella Capitale quando avevo appena un anno.
La mia grande passione è sempre stato il cinema e l’arte, mondo in cui un giorno sogno di lavorare. Per questo motivo ho studiato all’unico liceo cinematografico d’Italia: l’Istituto Roberto Rossellini. Al momento, inoltre, sto seguendo una magistrale in Management dell’Arte a Bologna (il cui acronimo è GIOCA) con cui spero di lanciarmi nel mondo della produzione.
La mia triennale, tuttavia, è in Scienze Politiche, ambito che mi ha permesso di formarmi anche in economia, finanza e temi di attualità. Questo è il motivo per cui scrivo per Trend-Online, sito con cui sono onorato di partecipare.
I commenti su questo articolo non dovranno contenere quesiti di natura tecnica.
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