Gli incentivi rottamazione per le auto “normali”, quelle cioè a benzina, diesel, GPL, metano e ibride sono finiti lo scorso 8 aprile e neppure il decreto Sostegni bis ne ha previsto il rinnovo.
Questo non significa però che gli incentivi all’acquisto di auto nuove siano finiti del tutto, visto che fino al 31 dicembre 2021 (salvo esaurimento) sono ancora disponibili diversi milioni di euro per gli sconti destinati ad auto elettriche e ibride plug-in.
Ancora sconti per ibride plug-in ed elettriche
Parliamo appunto delle vetture che rientrano nella fascia di emissioni di CO2 da 0 a 60 g/km, categoria in cui al momento rientrano solo elettriche, fuel cell a idrogeno e plug-in hybrid. Chi vuole comprare un’auto nuova e godere dello sconto statale (da 3.500 a 10.000 euro) non ha al momento quindi altra scelta che puntare su queste elettrificate con emissioni di anidride carbonica basse o nulle.
Prima di scendere nel dettaglio degli incentivi auto residui, vediamo esattamente quanti soldi restano “in cassa” per soddisfare le richieste di sconto per ibride plug-in ed elettriche e quanto potranno ancora durare, sulla base dell’utilizzo medio attuale.
Fondi in esaurimento entro settembre e novembre
La parte più consistente delle risorse è quella data dai fondi Ecobonus 2021 che dagli originari 283.348.500 euro si sono oggi ridotti a 156.000.000 di euro. Questo significa che dall’inizio dell’anno ogni giorno sono stati utilizzati in media 872.250 euro. Ipotizzando lo stesso ritmo di utilizzo o anche una leggera accelerazione, si può calcolare che i fondi Ecobonus possano bastare fino a novembre 2021.
La seconda (e meno ricca) parte di finanziamenti è quella prevista dalla Legge di Bilancio 2021 che ha inizialmente stanziato, sempre per la fascia 0-60 g/km di CO2, 120.000.000 di euro. Al momento in cui scriviamo ne restano disponibili 55.503.000 euro e con un altro rapido calcolo (441.760 euro/giorno) si può stimare che questi basteranno solo fino a settembre 2021.
Incentivi da 3.500 a 10.000 euro
Come detto gli unici incentivi auto rimasti sono riservati alle auto elettrificate più virtuose sul fronte delle emissioni di CO2. In particolare le auto elettriche nuove (0-20 g/km) godono di uno sconto cumulato di Ecobonus+”Bilancio 2021″ che va da un minimo di 6.000 euro senza rottamazione a un massimo di 10.000 euro in caso di rottamazione.
Incentivi auto 2021 ancora attivi
Fascia emissioni CO2 | 0-20 g/km | 21-60 g/km |
Periodo | 1° gennaio – 31 dicembre 2021 | 1° gennaio – 31 dicembre 2021 |
Prezzo massimo dell’auto nuova | 50.000 euro (IVA esclusa) | 50.000 euro (IVA esclusa) |
Ecobonus con rottamazione | 6.000 euro | 2.500 euro |
“Bilancio 2021” con rottamazione | 4.000 euro | 4.000 euro |
Sconto totale con rottamazione | 10.000 euro | 6.500 euro |
Ecobonus senza rottamazione | 4.000 euro | 1.500 euro |
“Bilancio 2021” senza rottamazione | 2.000 euro | 2.000 euro |
Sconto totale senza rottamazione | 6.000 euro | 3.500 euro |
Per le auto ibride plug-in (21-60 g/km) lo stesso bonus cumulato va invece da un minimo di 3.500 euro senza rottamazione a un massimo di 6.500 euro con rottamazione. Per entrambe le fasce vige un limite massimo di spesa di 50.000 euro (IVA esclusa), un valore che esclude automaticamente dall’incentivo le auto di categoria medio alta e di lusso come ad esempio alcune Audi, BMW, Jaguar Mercedes, Porsche, Tesla e Volvo. Segnaliamo che esistono SUV grandi e potenti con motorizzazione ibrida-plug che sono fuori dagli incentivi anche per i livelli di CO2 emessa.
In attesa dello “sconto Isee” del 40% sulle elettriche
Per quanto riguarda lo “sconto Isee” previsto dalla legge di Bilancio 2021 e non ancora in vigore, si attende entro il mese di giugno il decreto attuativo che ne possa definire con precisione regole e funzionamento.
Parliamo dello sconto del 40% riservato alle famiglie meno abbienti (con Isee inferiore ai 30.000 euro) che intendono acquistare un’auto elettrica dal prezzo inferiore ai 36.600 euro, IVA inclusa. Questo sconto non sarà però cumulabile con gli incentivi citati in precedenza, ma eventualmente solo con quelli locali proposti da regioni, province e comuni.
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