Con l’ok a un emendamento del governo, la commissione Bilancio della Camera ha approvato il rifinanziamento degli incentivi auto: un passaggio, questo, che rende sostanzialmente scontato il via libera definitivo, che arriverà più avanti. I nuovi fondi, pari a 350 milioni di euro, rientreranno nel decreto Sostegni bis che passerà all’esame della Camera nei prossimi giorni, per poi approdare in Senato: l’approvazione dovrà avvenire entro il 25 luglio. Rispetto alla bozza emersa negli scorsi giorni, però, ci sono diverse novità, a cominciare dagli importi destinati all’acquisto di auto usate.
Il nuovo. Dei 350 milioni che il governo stanzierà per la terza tornata di incentivi, 60 saranno destinati alle auto elettriche e ibride plug-in con emissioni comprese tra 0 e 60 g/km di CO2. Per la seconda fascia, da 61 a 135 g/km, i fondi sono stati raddoppiati rispetto alla prima stesura e ammonteranno a 200 milioni di euro: una scelta fatta per consentire agli acquirenti di poter accedere alle agevolazioni per diversi mesi. Altri 50 milioni di euro andranno ai veicoli commerciali, mentre 40 milioni di euro (meno della metà di quelli inizialmente preventivati) saranno destinati all’acquisto di auto usate Euro 6d, benzina o diesel, ma con alcune restrizioni non previste in precedenza.
L’usato. Per accedere agli incentivi, validi fino al 31 dicembre 2021, acquistando un’auto di seconda mano bisognerà rottamare una vettura immatricolata prima del gennaio 2011, o che comunque compia dieci anni nel periodo in cui si sfrutta l’agevolazione statale, che sia intestata a proprio nome da almeno 12 mesi. Destinati alle sole persone fisiche, i contributi statali varieranno a seconda delle emissioni del veicolo che si andrà ad acquistare: per le auto della fascia 0-60 g/km il contributo sarà di 2.000 euro, per le 61-90 g/km di 1.000 euro e per le 91-160 di 750 euro. Gli importi sono stati dunque più che dimezzati rispetto alla prima stesura (per le elettriche erano inizialmente previsti 4.500 euro, ndr), ma è stata eliminata la soglia massima del 40% di incentivo calcolata sul prezzo d’acquisto. Le auto di seconda mano che verranno acquistate non potranno avere un prezzo “risultante dalle quotazioni medie di mercato” superiore ai 25 mila euro: le agevolazioni non potranno essere richieste da chi ha già utilizzato i precedenti incentivi, quelli delle leggi 30 dicembre 2018 e 30 dicembre 2020.
Gli incentivi, situazione per situazione. Una volta approvati dal Parlamento, gli incentivi seguiranno il seguente schema:
– auto nuove 0-20 g/km senza rottamazione: 4.000 euro Ecobonus Stato + 1.000 euro extrabonus Stato + 1.000 euro (+Iva) dealer;
– auto nuove 0-20 g/km con rottamazione: 6.000 euro Ecobonus Stato + 2.000 euro extrabonus Stato + 2.000 euro (+Iva) dealer;
– auto nuove 21-60 g/km senza rottamazione: 1.500 euro Ecobonus Stato + 1.000 euro extrabonus Stato + 1.000 euro (+Iva) dealer;
– auto nuove 21-60 g/km con rottamazione: 2.500 euro Ecobonus Stato + 2.000 euro extrabonus Stato + 2.000 euro (+Iva) dealer;
– auto nuove 61-135 g/km con rottamazione: 1.500 euro Stato + 2.000 euro (+Iva) dealer;
– auto usate 0-60 g/km con rottamazione: 2.000 euro;
– auto usate 61-90 g/km con rottamazione: 1.000 euro;
– auto usate 91-160 g/km con rottamazione: 750 euro.
Approvazione entro il 25 luglio. Con l’approvazione della commissione Bilancio della Camera, gli incentivi sono pronti a essere votati dalla Camera e dal Senato. I fondi saranno effettivamente disponibili, salvo diverse disposizioni contenute nello stesso provvedimento, solo con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del decreto Sostegni bis, che dovrà avvenire entro il 25 luglio.
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