È ormai ufficiale: il Decreto Bollette è stato firmato dal Governo, ragion per i cui gli incentivi auto 2022 sono alle porte. In fondo, a seguito del cosiddetto Ecobonus moto del 2022 o, ad esempio, del bonus veicoli sicuri e del bonus colonnine, è giusto occuparsi a dovere anche di ciò che riguarda il mondo delle auto.
Dopo tutto l’emergenza sanitaria, unita alla crescita del costo dell’elettricità (e quindi delle bollette) ha reso estremamente difficoltosa la situazione economica nazionale, perfino dal punto di vista delle immatricolazioni: le vendite sono diminuite drasticamente, ragion per cui gli incentivi auto 2022 sono da ritenersi indispensabili oltrechè utili. Vediamo quindi insieme di cosa si tratta e tutto ciò che occorre sapere sugli incentivi auto 2022.
I Nuovi Incentivi Auto 2022
Il sopracitato Decreto Bollette ha previsto nuovi incentivi, con la conseguenza che il Governo ha stanziato ottocento milioni per l’anno 2022, nonchè un miliardo di euro per il lasso di tempo che va dal 2023 al 2030. Tra gli incentivi approvati, appunto, e come accennato in precedenza, vi sono quelli del bonus auto 2022. Tali incentivi saranno indirizzati verso i modelli auto a ridotte emissioni di anidride carbonica, in particolare a quelli sotto i 135 g/km, con un modello a tre alternative, compresa o meno la rottamazione.
È bene tener presente che nel corso dell’anno da poco passato, le misure governative hanno portato ad un sostanziale aumento dell’acquisto di auto di tipo elettrico, di conseguenza si prevede che nel 2022 si possa verificare una situazione analoga. In più, considerando che gli incentivi 2022 non fanno riferimento solamente alle auto elettriche, bensì anche ad altri modelli, tutto ciò potrebbe contribuire a risollevare di molto il mercato ecoconico, perfino quello dei veicoli usati.
I Modelli Inclusi nel Bonus
Come già accennato, gli incentivi auto 2022 saranno suddivisi in tre fasce, sulla base delle emissioni di anidride carbonica nell’aria. Tra i modelli inclusi, peraltro, vi saranno anche quelli a diesel e a benzina.
Tali fasce sono così orientate:
- da 0 a 20 grammi (automobili elettriche);
- da 21 a 60 grammi (auto di tipo ibrido plug-in);
- da 61 a 135 grammi (vetture alimentate a benzina, metano, Gpl, mild e full hybrid).
Minori saranno le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, maggiori saranno i contribuiti erogati (i cui importi, appunto, cresceranno in proporzione).
A Quanto Ammonta l’Agevolazione
Per le auto elettriche è previsto un bonus di novemila euro. Per le automobili ibride plug-in, invece, il bonus è di all’incirca settemila euro. Infine, per le vetture alimentate a benzina, metano, diesel, Gpl e per le auto mild e full hybrid, il bonus è di approssimativamente di 3.000 euro.
Sarà il Ministero dello Sviluppo Economico ad occuparsi del fondo relativo all’agevolazione. In ogni caso, è bene rammentare che l’incentivo maggiore si ottiene nell’ipotesi della rottamazione di un’auto, la quale dovrà risultare immatricolata da un minimo di dieci anni e intestata da dodici. Senza la rottamazione il bonus sussisterà ugualmente, tuttavia la somma risulterà minore.
Requisiti per Ottenere l’Incentivo
Innanzitutto, per ottenere l’incentivo è necessario che sussistano soglie di acquisto pari a 35.000 euro per le auto elettriche e di tipo ibrido plug-in (in passato, quindi nel 2021, erano 50.000 euro) e pari a 25.0000 euro per la fascia da sessantuno a centotrentacinque g/km (prima erano 40.000 euro).
Inoltre, nell’ambito novità, vi è il requisito ISEE: se questo è inferiore a 30.000 euro, la riduzione del 40% si ha per le auto elettriche, le quali non potranno avere una potenza superiore a centocinquanta kw e un prezzo che superi i 30.000 euro, senza Iva. Il tutto senza che sia previsto il cumulo con altre tipologie di bonus.
Come Fare Richiesta
La richiesta dev’essere inoltrata dai rivenditori di auto, i quali devono recarsi sul sito Ecobonus del Ministero dello Sviluppo Economico. A questo punto avranno la possibilità di prenotare le agevolazioni per i vari automezzi (naturalmente dopo essersi registrati).
Dopo di che giungerà loro una conferma di avvenuta registrazione, nonchè relativa prenotazione e, soltanto successivamente, il bonus verrà erogato al venditore. Sarà poi lo stesso a trasmetterlo al compratore tramite una compensazione sulla somma finale relativa all’acquisto. Il rivenditore otterrà il rimborso del contributo dalle ditte che importano o costruiscono le auto, ma solamente quando la vendita sarà conclusa. Il tutto come credito d’imposta.
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