C’è voluto più tempo per ottenerli che per beneficiarne. Come previsto gli incentivi auto rivolti alle vetture con motore endotermico con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 g/km sono agli sgoccioli. A poco più di 10 giorni dall’apertura del nuovo ecobonus, i fondi stanziati dal governo per le vetture diesel e benzina più green sono già quasi esauriti, con l’84% del denaro messo a disposizione per lo scaglione dedicato che è stato “bruciato” rapidamente. Dei 170 milioni stanziati per la terza fascia degli incentivi, oltre 142 milioni di euro sono già stati opzionati con soli 27,5 milioni di euro disponibile ad oggi. Con il ritmo mantenuto nei giorni scorsi è probabile dunque che i fondi si esauriscano nelle prossime ore.
Gli sgravi messi a disposizione per l’acquisto agevolato delle vetture della fascia tra 61 e 135 g/km sono stati utilizzati subito nonostante le regole più stringenti previste dall’ultimo pacchetto di incentivi, con l’obbligo di rottamazione di un’auto fino a Euro 4 ad esempio oppure il listino prezzi della nuova vettura abbassato a a 35 mila euro + IVA rispetto ai 40 mila euro + Iva previsti dall’ecobonus del 2021. Se da un lato il bonus per le termiche è andato a ruba, lo stesso non si può dire dei fondi stanziati per le elettriche e per le ibride plug-in, con oltre il 90% delle risorse ancora disponibili per entrambe. Le cause di questo flop sono molteplici, dall’abbassamento del tetto di spesa fino al contributo stesso che non è più lo stesso del 2021: con l’ecobonus precedente si aveva accesso fino a 8.000 euro per l’acquisto di un EV a cui si aggiungevano i 2.000 della concessionaria.
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