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Incentivi auto: come funzionano in Francia, Germania, Spagna e Gran Bretagna – La Gazzetta dello Sport

Quello automobilistico è un settore finito nell’occhio del ciclone tra l’imperativo di rendersi più efficiente e la crisi che lo attraversa, aggravata dalla pandemia. Non è un caso se molti governi nazionali abbiano varato incentivi specifici: in Italia, certo, ma anche in Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna. Vediamo cosa succede nei principali mercati auto europei

Incentivi auto, un tema ricorrente che nell’ultimo anno è stato a lungo invocato e dibattuto, tra schieramenti favorevoli e contrari. Che il settore automobilistico sia uno di quelli chiave nell’ottica della transizione energetica è palese, che sia stato colpito duramente dalla pandemia anche, ecco allora che spingere verso una mobilità più pulita ed efficiente aiuta sia l’ambiente che l’economia. Un’equazione che funziona non soltanto in Italia: in diversi Paesi incentivare l’acquisto di una nuova auto è un modo per favorire la vendita di veicoli di nuova generazione. L’obiettivo, infatti, non può essere solo quello di far vendere auto, ma deve essere legato ad obiettivi di efficientamento che premino la mobilità a basse emissioni. Con una visione strategica, però: provvedimenti spot di breve durata provocano solo fiammate del mercato senza risultati di lungo periodo. Meglio quindi pianificare quantomeno sul medio periodo, visti anche gli ambiziosissimi piani europei in fatto di taglio alle emissioni globali. Vediamo quali sono gli incentivi attivi nei principali mercati auto europei.

INCENTIVI AUTO IN ITALIA

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Partiamo dal nostro Paese, che con la legge di bilancio 2019 ha varato il cosiddetto Ecobonus auto destinato ai veicoli elettrici e a quelli ibridi plug in, in vigore fino al 31 dicembre 2021. Al 20 maggio ci sono circa 223 milioni di euro di fondi, per beneficiarne è necessario acquistare un’auto con emissioni di Co2 comprese tra 0 e 20 g/km – sono 10.000 euro di bonus con rottamazione, 6.000 senza – oppure comprese tra 21 e 60 g/km, in questo caso si va da 6.500 con rottamazione a 3.500 senza. Esauriti, invece, i fondi destinati agli incentivi per le auto con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km; nonostante le voci, al momento non è in agenda un rifinanziamento.

INCENTIVI AUTO IN GERMANIA

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Il principale mercato automobilistico europeo è quello tedesco, ma per la Germania l’auto è anche un settore industriale tra i più importanti che vanta esperienza e tecnologie di livello mondiale. Berlino ha varato incentivi per complessivi di 3 miliardi di euro destinati alle auto elettriche, un piano con orizzonte fino al 2025, salvo esaurimento fondi anticipato. In palio ci sono fino a 9.000 euro per le auto 100% elettriche e fino a 6.750 euro per le ibride plug-in.

INCENTIVI AUTO IN FRANCIA

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Altro Paese nel quale l’industria automobilistica ha un peso rilevante è la Francia, che ha elaborato un bonus da 7.000 euro previsto per le auto elettriche al quale si affianca quello da 2.000 per le ibride plug-in. Un piano di incentivi che dovrebbe ridursi nel tempo: nel 2022 il contributo per i veicoli a zero emissioni dovrebbe scendere a 5.000 euro, per poi perdere mille euro l’anno fino ad azzerarsi, anche se non c’è ancora certezza in merito.

INCENTIVI AUTO IN GRAN BRETAGNA

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Incentivi per le auto elettriche anche in Gran Bretagna, come forma di stimolo alla mobilità sostenibile e al mercato auto. Londra ha stanziato un bonus di 3.000 sterline (quasi 3.500 euro) fino al 2023, destinato a ridursi a dimezzarsi a 1.500 sterline nel 2024 e nel 2025.

INCENTIVI AUTO IN SPAGNA

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La Spagna ha da poco rinnovato il piano di incentivi aumentando il budget: 7.000 euro per chi acquista una full electric e rottama un’auto con almeno 7 anni di vita, oppure 4.500 euro senza la rottamazione. Per le plug-in con autonomia in elettrico compresa tra i 30 e i 90 chilometri, il bonus è di 5.000 euro con rottamazione e 2.500 senza.

INCENTIVI AUTO IN ALTRI PAESI EUROPEI

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Non sono solo i Paesi con i parchi circolanti più consistenti a prevedere forme di supporto alla mobilità elettrica e a basse emissioni. La Norvegia prevede l’esenzione Iva (al 25%) per gli Ev, la Svezia riserva 7.000 euro a chi acquista un’elettrica e 4.500 per un’ibrida plug in. Anche l’Irlanda premia chi acquista un’auto a batteria: fino a 10 mila euro per un Ev e fino a 6.500 euro per un Phev.

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