Sono finiti in pochi minuti, questa mattina, i 5 milioni di euro aggiuntivi messi a disposizione dal governo per incentivare l’acquisto di auto con emissioni di anidride carbonica comprese tra 61 e 135 g/km, fascia nella quale rientravano molte vetture a benzina, a gasolio e ibride. Le prenotazioni si sono aperte alle ore 10 e in pochissimo tempo i fondi, utili per appena 3.333 vetture (1.500 euro di bonus su ogni auto nuova vincolati alla rottamazione), sono terminati.
Incentivate quasi 179 mila auto. Un’analoga situazione si era verificata lo scorso 23 aprile, quando il governo aveva messo a disposizione, sempre per questa fascia, 13 milioni di euro di fondi residui, in quel caso utili per 8.666 vetture, sempre con rottamazione (in quell’occasione fu irrobustita anche la dotazione per le auto a bassissime emissioni, quelle nella fascia 0-60 g/km, a cui furono destinati 56 milioni di ecobonus e 2 milioni di extrabonus). Complessivamente, dunque, dall’inizio dell’anno lo Stato ha messo a disposizione per le auto della fascia 61-135 g/km, 268 milioni di euro. Questa somma è terminata con l’erogazione (o la prenotazione) del contributo su 178.666 auto nuove.
Ossigeno fino a fine estate per elettriche e plug-in. Attualmente nelle casse dello Stato (si fa per dire, visto che i fondi sono virtuali, essendo anticipati dalle concessionarie, le quali vengono rimborsate dalle Case che recuperano l’esborso dallo Stato l’anno successivo sotto forma di credito d’imposta) sono rimasti 174 milioni del vecchio ecobonus più 62 milioni di extrabonus, tutti per le auto elettriche e plug-in a basse emissioni (0-60 g/km) con prezzo di listino ufficiale del costruttore inferiore a 50 mila euro (compresi accessori, escluse Iva, Ipt e messa su strada). A questi ritmi è probabile che gli stanziamenti si esauriranno alla fine dell’estate.
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