Gli incentivi all’acquisto avranno inevitabilmente un ruolo fondamentale per la diffusione di nuove vetture elettriche e, conseguentemente, per la decarbonizzazione. Un tema dunque piuttosto discusso, che le stesse associazioni dell’automotive hanno richiesto a gran voce, ed attualmente al centro del dibattito politico. Ad affrontarlo nelle scorse ore, in occasione dell’evento Mobilità elettrica per un futuro sostenibile è stato Francesco Naso, Responsabile Area Technology Market & Environment di Motus-E.
Non a caso, durante l’evento promosso dalla stessa associazione e ospitato dalla Rcs Academy, Francesco Naso ha messo in evidenza quelle che dovrebbero essere le strategie da avviare per poter dare un contributo decisivo all’elettrificazione.
Considerando la crisi dei chip che sta ormai colpendo il settore da diversi mesi, con il conseguente prolungarsi dei tempi di consegna delle vetture, secondo Naso il Governo potrebbe stanziare ecoincentivi anche per acquisti di auto elettriche effettuati entro fine anno e con consegne a partire dal 2022.
Il mercato sta vivendo una fase di crescita impressionante anche nel 2020, che è stato un anno orribile per il mercato dell’auto, il settore delle elettriche e delle ibride plug-in è cresciuto, mostrando in che direzione ci si sta muovendo, dando ottime indicazioni su come si dovrebbe agire per accelerare ancora, ha sottolineato Naso.
Nonostante la crescita, per raggiungere l’obiettivo dei 4 milioni di auto elettriche circolanti entro in 2030 e 2 milioni di plug-in le soluzioni potrebbero essere differenti.
A spingere il settore delle auto elettriche sono stati i privati, ma le flotte stanno recuperando, confermando un progressivo spostamento verso un concetto di non possesso dell’auto. La stima è che a fine anno le full electric e plug-in vendute saranno 115.000, ma se gli incentivi non arriveranno fino a fine dicembre si rischia di perdere una bella fetta di quelle immatricolazioni, ha aggiunto l’esponente di Motus-E.
Partendo dunque dalla riduzione dei costi di acquisto delle auto e dei veicoli commerciali con ecobonus fino al 2025 e dal sostegno alla diffusione di auto elettriche nelle flotte aziendali, con conseguente sviluppo di un’infrastruttura di ricarica adeguata fondamentale per gli utenti, il Paese potrebbe ottenere numeri decisamente migliori di quelli attuali.
L’intenzione di Motus-E è dunque quella chiedere al Governo lo stanziamento di una media di 710 milioni di euro all’anno per i prossimi anni cosi da poter raggiungere gli obiettivi prefissati.
In Germania il mercato è molto più avanti del nostro, ma laggiù, come in Francia e in Spagna, nel Pnrr hanno inserito consistenti ecobonus che dureranno fino al 2025.
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.