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Incentivi: come funzionerà il bonus sull’usato – Quattroruote.it – Quattroruote

Decide il dealer se aderire all’iniziativa. Attenzione, il contributo è riconosciuto solo se la concessionaria o l’autosalone indipendente che cede l’auto usata aderisce all’iniziativa. Il bonus, infatti, è anticipato dalla concessionaria o dall’autosalone, che lo recupera sotto forma di credito d’imposta a compensazione. Quindi, se il dealer non aderisce, e può farlo, non vi è modo di ottenere il contributo statale. Bisognerà necessariamente rivolgersi a un altro venditore.

I fondi sono limitati a 40 milioni. Anche per questa iniziativa i fondi non sono illimitati. Il governo, per ora, ha messo a disposizione 40 milioni di euro. Che , ipotizzando un bonus medio pari a mille euro, basteranno per appena 40 mila auto usate. Certo, i paletti sono molti, ma è facile immaginare che il pacchetto di aiuti basterà per appena alcune settimane.

L’auto da rottamare deve avere almeno 10 anni. Sono molti anche i paletti sull’auto da rottamare. In primo luogo, questa dev’essere immatricolata prima dell’1 gennaio 2011 o, comunque, deve superare i 10 anni dalla prima immatricolazione nel periodo in cui sarà in vigore l’agevolazione (fino al 31 dicembre 2021). Dev’essere poi intestata da almeno 12 mesi all’acquirente di quella usata o, in alternativa, a un suo familiare convivente risultante dallo stato di famiglia.

Il monitoraggio sarà online. Analogamente a quanto accade per gli incentivi sulle auto nuove, la disponibilità dei fondi sarà monitorabile in tempo reale sull’apposita piattaforma del ministero dello Sviluppo economico (ecobonus.mise.gov.it) e la prenotazione del contributo da parte dei dealer avverrà con le stesse modalità attualmente in vigore sulle auto nuove.

La soddisfazione dell’Aniasa. L’Associazione dell’industria dell’autonoleggio ha espresso notevole soddisfazione: “Finalmente”, ha evidenziato il presidente Massimiliano Archiapatti, “il governo ha recepito le nostre indicazioni sulla necessità di mettere in campo misure concrete ed efficaci per ridurre il ‘green divide’ nel nostro Paese e accelerare concretamente il rinnovo del parco circolante. In Italia oltre 11,5 milioni di auto è ante Euro 4, quindi con più di 14 anni di età e presenta elevati livelli di inquinamento. Per velocizzare il ricambio di questa parte del parco circolante”, ha aggiunto, “occorre raggiungere le fasce di contribuenti con reddito medio-basso. Per farlo, da anni sosteniamo quanto prioritaria sia l’estensione di politiche incentivanti anche ai veicoli usati di ultima generazione Euro 6, ibridi ed elettrici, più facilmente accessibili anche dal punto di vista economico. La transizione ecologica della mobilità, al di fuori di ogni approccio ideologico, può passare solo da una significativa riduzione dei veicoli più inquinanti e meno sicuri che circolano sulle nostre strade. La previsione di incentivi sull’usato inserita nel Sostegni Bis va nella giusta direzione e andrebbe, a nostro avviso, estesa anche oltre l’attuale scadenza a dicembre 2021 con un ulteriore disponibilità economica. Il noleggio, con il suo continuo turnover dei veicoli, è in grado di fornire usato fresco e garantito per accelerare questo ricambio”, ha concluso Archiapatti”.

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