Gli incentivi per i motori benzina e diesel Euro 6 si sono esauriti. Quanto accaduto non ha di certo colto di sorpresa il settore auto, con produttori, concessionarie e associazioni di categoria che da settimane chiedono a gran voce che il Governo si impegni per rifinanziare l’ecobonus che include le auto più vendute, come dimostra d’altronde proprio il sold out degli sgravi. I 250 milioni stanziati sui 420 complessivi sono andati esauriti in appena tre mesi, segno che gli italiani ripongono ancora grande fiducia nelle motorizzazioni tradizionali nonostante la forte crescita di ibrido ed elettrico.
Senza nuovi incentivi auto per la fascia di emissioni degli Euro 6 si rischia di dare una nuova batosta al settore, con il mese di marzo che ha chiuso in positivo solo a causa di un raffronto impossibile con lo stesso periodo dell’anno passato, quando il lockdown aveva portato ad poco meno di 30 mila immatricolazioni mensili. Il 2020 ha chiuso a -27% e senza un impegno delle istituzioni la situazione rischia di peggiorare. Ancora disponibili invece gli Ecobonus che riguardano le fasce da 0 a 60 grammi per chilometro, vale a dire le elettriche e l’ibrido plug-in. Qui gli incentivi a disposizione sono ancora 240 milioni. Secondo quanto riportato dall’edizione odierna de Il Sole 24 Ore, che riprende la rilevazione di Anfia, l’Associazione delle imprese della filiera automotive, le immatricolazioni di marzo hanno evidenziato per il secondo mese di fila una quota delle vetture elettrificate superiori a quella del diesel, con il 27,3% delle nuove immatricolazioni.
“Con l’utilizzazione degli incentivi prenotati fino a due giorni fa – ha spiegato Gian Primo Quagliano presidente del Centro Studi Promotor – le vendite di auto potranno rimanere in aprile e maggio sui livelli dei primi mesi del 2021, che sono comunque significativamente più bassi di quelli dell’ultimo anno senza pandemia, il 2019. Per il periodo successivo, dato il persistente freno costituito dall’emergenza coronavirus e dalle indispensabili misure per contenerlo, prevediamo una drastica caduta delle vendite.” Il tempo stringe e la necessità di rifinanziare gli incentivi per le vetture con emissioni da 61 a 135 grammi per chilometro è quanto mai fondamentale per continuare a dare linfa ad un settore in affanno.
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