Il deputato Giuseppe Chiazzese, costantemente in prima linea per tutto quello che riguarda la mobilità sostenibile, a soli 20 giorni dal suo ultimo intervento tramite la sua pagina ufficiale Facebook, ci aggiorna circa le ultime novità in materia di bonus per i veicoli a basse emissioni.
Prima di osservare le cifre stanziate dal Governo, può essere utile capire esattamente cosa sia riuscito a fare il deputato.
Innanzitutto, cosa si intende con “decreto Milleproroghe”?
Il termine non è, come facilmente intuibile, tecnico a livello giuridico, quanto più è una forma lessicale adottata in ambito politico-giornalistico per indicare un decreto legge del Consiglio dei Ministri a carattere di urgenza-emergenza, quindi uno strumento eccezionale, utilizzato per risolvere situazioni urgenti entro un certo limite di tempo, generalmente l’anno in corso, posticipando l’avvio di nuove leggi o, in senso opposto, allungando i tempi delle norme in scadenza.
Chiazzese, grazie al suo emendamento, ha potuto salvaguardare i fondi residui dell’Ecobonus 2020, facendoli riprogrammare nell’anno successivo, il 2021, evitando quindi che finissero nel “calderone” della fiscalità generale, da cui avrebbero dovuto essere nuovamente “pescati” e destinati alla mobilità sostenibile. Un’iniziativa promossa in tempi non sospetti e mostratasi estremamente lungimirante, considerando le dimissioni di Giuseppe Conte avvenute circa tre mesi fa.
Guardando ora i numeri, salta all’occhio che gli incentivi non siano solo per le auto elettriche o ibride in tutte le loro declinazioni, ma anche per le vetture appartenenti alla categoria M1 con emissioni non superiori a 135g/km, come le Euro 6 di ultima generazione.
La fetta maggiore degli incentivi va’ alle prime due tipologie di
veicoli, che si aggiudicano un totale di 58 milioni di euro solo per loro, diviso fra Ecobonus 2021 e legge di Bilancio del 2021 (56+2), mentre le Euro 6 possono contare su 13 milioni di euro. Per quest’ultima categoria i fondi ripescati sono particolarmente importante poiché il contatore era già arrivato a zero, causando una certa contrazione del mercato. Per quanto riguarda invece le auto a zero emissioni, con i nuovi fondi si scongiurerebbe l’esaurimento prima della fine dell’anno.
Entrambe le categorie potranno, successivamente, godere di un fondo misto pari a 5 milioni.
Non vengono lasciati indietro nemmeno i veicoli a due ruote a basse emissioni, che potranno contare su un fondo di 260 mila euro.
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.