Nel campo dell’analisi chimica dei materiali da
costruzione, la diffrattometria a raggi X è una tecnica non
invasiva frequentemente utilizzata per determinare la natura
chimica dei materiali solidi, solo nel caso questi siano di natura
cristallina, su campioni ridotti in polvere.
Diffrattometria a raggi X: finalità e
implicazioni
La spettroscopia di diffrazione a raggi X, o
diffrazione a raggi X o ancora XRD, è una tecnica di prova
molto efficace per identificare i composti cristallini all’interno
di campioni di natura solida e cristallina. Questi includono
pigmenti, sali inquinanti e materiali lapidei in generale.
Nel settore dei materiali da costruzione,
l’impiego della XRD consente l’identificazione dei composti
cristallini presenti nelle malte e negli intonaci, la
determinazione di composti specifici che indicano l’esatta origine
degli aggregati, lo studio dei pigmenti e dei prodotti di
corrosione.
Questa tecnica, generalmente, richiede un
piccolo prelievo di campione che viene successivamente macinato e
setacciato. L’impatto “invasivo” che un simile prelievo di campione
ha su un edificio è minimo, rendendo questa
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