

Quando può essere evitata la demolizione di un’opera
abusiva? È possibile invocare la
fiscalizzazione come alternativa sanzionatoria? In
che misura incide il decorso del tempo o la buona fede dell’autore
dell’abuso?
Sono queste le domande centrali a cui risponde il
Consiglio di Stato con la sentenza
del 24 marzo 2025 n. 2395, in
relazione all’appello per l’annullamento dell’ordine di
acquisizione gratuita di un immobile a seguito di inottemperanza
all’ordine di demolizione e per l’applicazione della sanzione
alternativa alla demolizione.
Fiscalizzazione abusi edilizi e inottemperanza alla
demolizione: la sentenza del Consiglio di Stato
La vicenda ha origine da un’ordinanza comunale di demolizione
mai eseguita, relativa a un immobile realizzato senza
titolo edilizio valido. Nonostante la conferma
giurisdizionale da parte del TAR sull’ordine di di demolizione
l’amministrazione è rimasta inerte.
A seguito dell’attivazione del giudizio di ottemperanza, è stato
nominato un commissario ad acta, il quale – in
assenza di interventi da parte del Comune – ha disposto
l’acquisizione gratuita al patrimonio
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