La “crescita straordinaria” rivendicata dal premier dimissionario Mario Draghi durante l’ultima conferenza stampa? Dipende in gran parte dal Superbonus varato dall’esecutivo precedente, misura che l’ex banchiere centrale ha chiarito in più occasioni di non condividere e ha ostacolato con molti paletti alla cessione dei crediti. A dirlo sono i dati dell’Istat, che giovedì ha rivisto al rialzo le stime sul pil italiano nel secondo trimestre 2022. Secondo i numeri aggiornati il prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dell’1,1% rispetto al trimestre precedente (la stima iniziale era +1%) e del 4,7% sullo stesso periodo del 2021. Nel primo trimestre la variazione era stata dello 0,1% congiunturale e 4,7% tendenziale. Ma l’aspetto interessante è la composizione di questo buon andamento annuale. A trainarlo sono con tutta evidenza le costruzioni, il cui valore aggiunto, cioè la differenza tra il valore dei beni finali
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