Secondo la Protezione Civile, la penisola Italiana possiede una pericolosità sismica non irrilevante. I dati ci comunicano che le Regioni nelle quali si potrebbero verificare movimenti tellurici con maggiore probabilità siano principalmente l’Abruzzo, la Campania, l’Umbria, il Molise ed il Friuli Venezia Giulia, che fanno parte della cosiddetta zona 1, ovvero la fascia con rischio più alto. A seguire, nelle zone 2 e 3, troviamo poi l’Emilia Romagna, il Lazio, le Marche, la Puglia, la Basilicata, la Lombardia, la Toscana, la Liguria ed il Piemonte, territori comunque esposti al pericolo ma con minori possibilità di essere colpiti da sismicità.
Ciò che non tutti sanno, però, è la motivazione per cui alcune zone vengono definite più a rischio rispetto ad altre. Partiamo dall’alto, Il Nord-est è una zona ad alta pericolosità, questa è causata dall’estrema vicinanza delle due placche della crosta terrestre che si urtano tra di loro e potrebbero generare
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