Tra i documenti da conservare ed esibire all’Amministrazione finanziaria, in caso di controlli sul superbonus 110%, rientra il documento che giustifica la spesa per i lavori, ossia la fattura rilasciata dall’impresa esecutrice degli interventi edilizi.
Vediamo quali i requisiti formali che deve soddisfare tale documento fiscale.
Superbonus 110%: a chi deve essere intestata la fattura
La fattura superbonus 110% che giustifica la spesa per gli interventi edilizi che danno luogo al beneficio è da intestarsi al soggetto che intende goderne e che ne hai requisiti per farlo. Quindi, la fattura è da intestarsi al soggetto cui spetta il beneficio (avendone sostenuto effettivamente l’onere), ossia:
- condominio (vedi anche Documenti condominio per superbonus 110%: la lista per l’amministratore)
- proprietario dell’immobile oggetto dei lavori
- familiare convivente (se la spesa è da questi sostenuta)
- inquilino o comodatario dell’immobile oggetto dei lavori
- IACP (istituto autonomo case popolari)
- cooperative di abitazione a proprietà indivisa
- Onlus
- associazioni di volontariato (ADV)
- associazioni di promozione sociale (APS)
- associazioni e società sportive dilettantistiche, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi.
L’oggetto della fattura nel superbonus 110%
Come si evince anche dal documento fornito dalla FNC (Fondazione Nazionale dei Commercialisti), contenente una check list dei documenti per il rilascio del visto di conformità in ambito superbonus 110%, attenzione particolare occorre dare anche all’oggetto della fattura di spesa.
Nel documento della FNC è detto che l’oggetto della fattura superbonus 110% deve essere uno degli interventi ammessi all’agevolazione (ossia trainanti e trainati). Inoltre in caso di interventi “trainati” è indispensabile che il contribuente riesca a dimostrarne il legame con il “trainante”.
A questo proposito ricordiamo che il superbonus 110% spetta a fronte di spese sostenute (dal 1° luglio 2020) per interventi edilizi definiti c.
d. trainanti. In dettaglio si tratta dei seguenti lavori:
- interventi di isolamento termico sugli involucri
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti
- interventi antisismici
Il superbonus 110% spetta anche per altri lavori, purché eseguiti congiuntamente ad uno dei trainanti (ecco perché definiti trainati). Si tratta di:
- interventi di efficientamento energetico
- installazione di impianti solari fotovoltaici
- infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici
- interventi di eliminazione delle barriere architettoniche (solo per spese sostenute dal 1° gennaio 2021).
Fattura superbonus 110%: la descrizione dettagliata dei lavori
La stessa FNC, nel citato documento contenente la check list, ha precisato che la fattura superbonus 110% deve riportare, laddove possibile, una descrizione dettagliata dei lavori effettuati. Tale necessità si presenta in particolar modo nel caso in cui sono eseguiti congiuntamente interventi che danno diritto a diversi bonus fiscali sulla casa.
Si pensi al caso in cui lo stesso soggetto esegue congiuntamente il rifacimento del cappotto termico (lavoro rientrante nel superbonus 110%) e il rifacimento dei servizi igienici (lavoro ammesso al bonus ristrutturazione).
In tale ipotesi dalla fattura rilasciata dall’impresa esecutrice dei lavori deve essere possibile distinguere i due tipi di lavori al fine di evitare contestazioni in sede di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate e soprattutto al fine di permettere al contribuente di distinguere i due tipi di benefici cui ha diritto (superbonus e bonus ristrutturazione).
Ad ogni modo se dalla fattura non riesce ad evincersi la distinzione, è possibile farsi rilasciare dall’impresa un’apposita attestazione che indichi gli importi riferibili a ciascuna distinta tipologia di intervento.
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