(UNWEB) “Prendo atto che, trascorsi ben tre mesi, la Giunta regionale non ha ancora prodotto né una modifica al Testo unico sul Governo del Territorio, né linee guida, ne atti giuridicamente utilizzabili, per facilitare le procedure edilizie, alla luce delle sopraggiunte norme nazionali e degli incentivi ai sensi del Decreto Rilancio ‘34/2020’, che prevedono sismabonus, ecobonus e detrazioni fiscali fino al 110 per cento”.
Così il consigliere regionale Fabio Paparelli (Pd) secondo il quale “nonostante l’impegno assunto formalmente dall’assessore regionale all’Urbanistica, Enrico Melasecche, a seguito della mia interrogazione del marzo scorso, continuano a perdurare dubbi interpretativi su questioni assai controverse che stanno, di fatto, bloccando migliaia di opportunità a grave danno dei cittadini oltre che, più in generale, a danno dell’efficacia delle misure governative destinate alla rigenerazione urbana, alla sicurezza degli immobili e al risparmio energetico”.
“Ci era stata annunciata – commenta Paparelli – una solerte modifica della norma regionale che, però, non ha ancora visto la luce; l’iniziativa sarebbe tanto più opportuna considerando che la lettera esplicativa inviata dalla Regione ai Comuni è priva di valore giuridico e non ha fugato alcun dubbio, con il risultato che nessuna pratica è stata ancora sbloccata. Prendo atto con stupore e forte disappunto – aggiunge – che aldilà degli annunci, sono trascorsi mesi invano, nonostante, da più parti, siano stati promossi appelli affinché venissero emanate nel frattempo almeno delle linee guida ufficiali, riguardanti, in particolare la conformità urbanistica, così come è stato fatto in altre Regioni italiane, tra cui il Lazio e l’Emilia Romagna”.
“Data la gravità della situazione – fa sapere Paparelli -, è mia intenzione richiamare il Presidente della Commissione regionale competente e lo stesso assessore Melasecche al rispetto degli impegni assunti e provvedere quanto prima a sanare una situazione che è ormai divenuta di grave pregiudizio per cittadini umbri, così – conclude – come per i tanti professionisti che si trovano da quasi un anno in una condizione di inaccettabile stallo”.
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