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La Loggia investe su car pooling, co-working e bonus mobilità – Corriere della Sera

Per ridurre l’«impronta inquinante» dei lavoratori della Loggia non si proseguirà solo con lo smart working ma si potenzierà il car pooling (più dipendenti che fanno lo stesso tragitto viaggiano su una sola auto), il co-working (spazi condivisi senza raggiungere l’ufficio) e si incentiverà l’utilizzo della bicicletta anche con bonus su mobilità (sconti per mezzi di trasporto), cultura (agevolazioni per mostre e musei) e servizi di salute e benessere. Misure inserite nel «Piano degli spostamenti casa-lavoro del personale comunale» che la Loggia ha approvato il 26 agosto in giunta, giusto in tempo per partecipare alla richiesta di una parte dei 50 milioni di euro messi a disposizione dal Governo col decreto legge 73 del 2021. Già il decreto il Decreto Rilancio del 19 maggio 2020 all’articolo 229 («Misure per incentivare la mobilità sostenibile») indicava incentivi e modalità alternative al trasporto pubblico locale, con l’obbligo di stilare un piano per i comuni oltre i 50mila abitanti.

Per quanto riguarda il car pooling è previsto un primo gruppo di sperimentazione entro il maggio 2022 per poi estendere il servizio da ottobre a tutti i dipendenti interessati. La Loggia ha anche approfondito, in base alla residenza dei dipendenti, le principali direttrici che percorrono quotidianamente: nel 70 per cento die casi raggiungono il luogo di lavoro in auto, da soli. Ad esempio, ci sono 112 dipendenti che vivono nell’hinterland e nella Bassa, tra Torbole Casaglia, Castel Mella e Roncadelle: perché uno di loro, andando al lavoro, non può dare un passaggio anche ai colleghi? Stesso discorso vale per gli 84 lavoratori che provengono dalla direttrice Botticino-Mazzano-Nuvolera-Prevalle.


Nel Piano organizzativo di lavoro agile viene programmata anche l’azione di attivazione di spazi di co-working, «necessari a incentivare lo smart working stesso per tutti quei dipendenti che non hanno abitazioni o altre sedi private dove lavorare con efficacia». Si prevede di mettere a disposizione tali spazi (prima in città e poi anche in provincia) anche a lavoratori di altri enti pubblici e privati. Si avrà cura di verificare che lo spazio di co-working sia raggiunto con mezzi pubblici o in bicicletta, e qualora fosse possibile raggiungerlo solo in auto «si avrà cura di verificare che lo spostamento sia molto inferiore rispetto a quello che si verificherebbe raggiungendo la sede di lavoro». Entro dicembre ci sarà la mappatura degli spazi di co-working esistenti in città che poi andranno sistemati: per settembre 2022 si vuole fare partire il primo gruppo pilota per poi estenderlo da dicembre 2022.

C’è in previsione anche l’acquisto di biciclette aziendali, sia tradizionali che elettriche (ricordando che ogni ufficio ha già una postazione di BiciMia). Chi li userà riceverà degli incentivi. Non economici, (il candidato sindaco dei 5 Stelle, Guido Ghidini, voleva erogare 25 cent a chilometro su modello di Parigi) ma sotto forma di benefit:«accesso al trasporto pubblico locale per sé e per i familiari», «ingresso agevolato a mostre e ad eventi culturali e a servizi di salute e benessere con cui verranno stipulate apposite convenzioni». Quanti soldi saranno messi a disposizione non si sa. La Loggia mette le mani avanti: «le iniziative potranno essere esclusivamente realizzate con finanziamenti esterni e con gli strumenti a disposizione della Contrattazione collettiva nazionale».

31 agosto 2021 | 10:04

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