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La manovra è legge (45 contrari). FdI denuncia la maggioranza. Flash mob, striscione in Aula e lettera a Matt… – La Stampa

ROMA. La Camera ha dato il via libera definitivo alla legge Bilancio con 355 voti a favore e 45 contrari. Approvata la manovra, restano le polemiche per i tempi accelerati a scapito della discussione. Una legge di bilancio tutta espansiva che distribuirà a famiglie e imprese oltre 32 miliardi nel 2022. Tra le novità, la nuova Irpef, Quota 102, Ape social allargato, Opzione donna, il Reddito di cittadinanza rivisto e la proroga del Superbonus. «Una maggioranza sgangherata, insieme solo per amore delle poltrone, ha prodotto una manovrata sbagliata, senza visione e prospettiva». Al termine del voto con il quale la Camera ha definitivamente approvato la legge di Bilancio, i deputati del gruppo di Fdi (che poco prima avevano votato contro la manovra economica), hanno sollevato in aula uno striscione su cui campeggiava la scritta “maggioranza frantumata, finanziaria sgangherata”. Il presidente Roberto Fico ha invitato i deputati di Fdi a abbassare lo striscione, che è stato poi rimosso dagli assistenti d’aula.

Flash mob

Stamattina Fratelli d’Italia ha organizzato anche un flash mob davanti alla Camera dei deputati per annunciare che i parlamentari di Giorgia Meloni si rivolgeranno al Capo dello Stato. Fico, dopo il voto definitivo con cui l’Assemblea di Montecitorio ha licenziato la manovra, ha voluto ringraziare il segretario generale uscente, Lucia Pagano, e rivolto gli auguri al nuovo segretario Fabrizio Castaldi. Fico ha riferito all’emiciclo che ieri l’Ufficio di presidenza ha nominato all’unanimità il nuovo Segretario generale, Castaldi, al quale ha rivolto «i nostri migliori auguri di buon lavoro». Il presidente ha poi rivolto al segretario generale uscente, Pagano, «un sentito ringraziamento per l’alta professionalità, lo straordinario impegno e imparzialità”. Parole accolte dall’applauso dell’Aula

Protesta
«Sulla Finanziaria è avvenuto qualcosa di scandaloso, per questo Fratelli d’Italia invierà al presidente della Repubblica una lettera di denuncia di quanto sta accadendo raccontando punto per punto la trattazione di questo documento -ha spiegato il capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida-. Un documento che non è stato discusso e non lo dice l’opposizione ma la commissione Finanze, che ha rifiutato di dare il suo parere sulla legge perché è impossibile esaminare in poche ore un testo che dà 30 miliardi di euro. La sinistra, nel 2018, con una tempistica molto più ampia, decise di rivolgersi alla Corte costituzionale e allora la Cartabia specificò che era sbagliato agire in questo modo». Lollobrigida aggiunge che nella lettera al capo dello Stato FdI denuncerà «il monocameralismo di fatto che si sta instaurando in Italia. Vorremo che Mattarella intervenisse su questo tema, desse la possibilità ai cittadini di avere riposte. Esistono delle garanzie costituzionali che devono essere valide». 

Fuori dal coro

«La nostra è la voce fuori dal coro, ma abbiamo la presunzione di non essere stonati: siamo la voce di chi continua a subire l’arroganza da parte del governo», ha detto in Aula alla Camera Paolo Trancassini di Fratelli d’Italia annunciando, a nome del gruppo, il voto contrario alla Manovra. «La nazione ha bisogno di idee, di condivisione e di una politica all’altezza che sappia confrontarsi. Bisogna mettere da parte l’arroganza», conclude Trancassini.

Modalità da cambiare
«
Con questa Legge di Bilancio mettiamo al proprio posto altre importanti tessere del mosaico dell’Italia di domani- ha affermato il capogruppo Pd in commissione Bilancio, Ubaldo Pagano, intervenendo in Aula per la dichiarazione di voto favorevole del gruppo Pd alla Legge di Bilancio- Ma queste modalità di lavoro, con la totale esclusione di un ramo del Parlamento dall’esame di provvedimenti decisivi, tradiscono profondamente volontà e valore del voto. E’ arrivato il tempo di ristabilire un quadro di regole chiare tra governo e Parlamento». Quanto agli obiettivi e ai contenuti della manovra, dal fisco al lavoro, dalle politiche sociali alla sanità dai grandi investimenti al sostegno di chi vive un momento di crisi, secondo i dem «questa finanziaria da oltre 30 miliardi di euro sa guardare al futuro del Paese senza abbandonare nessuno a un destino di sconforto e rassegnazione».

Superbonus
Resta fermo il passaggio nel 2022 del bonus facciate dal 90% al 60% ma è stata allentata la stretta inizialmente prevista sul superbonus 110%: tolto il tetto Isee di 25mila euro di reddito e il requisito della abitazione principale per le “villette” rimane l’obbligo dello stato di avanzamento lavori al 30% a giugno 2022. Vengono mantenuti gli sgravi per i territori colpiti dal sisma. Rientra anche il fotovoltaico e vengono chiariti i riferimenti al prezzario e si mantiene la equiparazione tra lavori trainanti e trainati. Inoltre c’è uno sgravio per la eliminazione delle barriere architettoniche. E’ stato “travasato” in manovra il Dl anti-frodi ma con la esclusione dell’applicazione delle misure ai lavori sotto i 10mila euro. Estesa a tutti i bonus la possibilità di inserimento delle spese per le asseverazioni nella detrazione. Il tetto del bonus mobili viene raddoppiato per il 2022 a 10mila euro e viene prevista anche la proroga del “bonus idrico” nonché un credito d’imposta per sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da rinnovabili. Rifinanziato per 68 milioni il bonus tv e decoder con la possibilità di ricevere quest’ultimo a casa per gli over 70 a basso reddito.

Lavoro e pensioni
Nella manovra viene certificato il superamento di “quota 100” con il passaggio a “quota 102”. Confermate Ape sociale e Opzione donna. Durante l’esame parlamentare è stato inserito il taglio da 36 a 32 anni di contributo per accedere all’Ape sociale per edili e ceramisti. Viene previsto uno sgravio contributivo del 100% per tre anni per l’apprendistato di primo livello per le micro-imprese ed è stata introdotta una stretta alle norme sui tirocini extra-curriculari che dovranno essere attuate d’intesa con le Regioni. Estesa l’indennità di disoccupazione in caso di part-time ciclico verticale. Previsto un “voucher” per coprire parzialmente il costo della patente di autotrasportatore per i giovani. Previsto un “adeguamento” Istat sulla base della contrattazione del tetto di 240mila euro per gli stipendi nella pubblica amministrazione.

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