Se si tratterà di vera semplificazione lo sapremo solo dopo il
banco di prova rappresentato dalla gestione delle pratiche di
sanatoria che inevitabilmente saranno presentate solo a partire da
settembre. Intanto, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del
D.L. n.
69/2024 (Decreto Salva Casa) saranno tante e rilevanti le
modifiche al d.P.R. n. 380/2001
(Testo Unico Edilizia) che riguardano il procedimento di gestione
delle difformità edilizie e di sanatoria di eventuali abusi.
Stato legittimo
Preliminarmente, prima di entrare nel merito delle nuove
possibilità di sanatoria, occorre evidenziare:
- la nuova definizione di stato legittimo contenuta nel comma
1-bis, art. 9-bis del Testo Unico Edilizia (TUE); - la differenziazione operata tra stato legittimo delle unità
immobiliari e quella delle parti comuni degli edifici
plurifamiliari (prevista nel nuovo comma 1-ter inserito all’art.
9-bis del TUE); - le nuove tolleranze costruttive-esecutive relative agli
interventi realizzati entro il 24 maggio 2024, che non
costituiscono più una violazione edilizia.
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