All’ombra del pannello. Ripararsi dal sole e produrre energia con una sola spesa. Chi possiede già una tettoia o un posto auto coperto può approfittare del bonus del 50 per cento per trasformare la semplice copertura in un impianto fotovoltaico. Chi invece sta pensando di costruire una pergola in giardino può valutare di mantenere sotto la pergola delle specie verdi e sopra installare i pannelli. E con l’aggiunta di sistemi smart si può ottenere il massimo dell’energia anche se ci sono alberi che creano zone d’ombra durante la giornata.
Cambiare copertura alla pensilina
L’installazione di un sistema fotovoltaico gode della detrazione del 50% dello sconto in fattura anche quando l’impianto non viene posizionato sull’edificio ma su una pertinenza o sul terreno accanto. L’unico vincolo per l’agevolazione fiscale, come chiarito da tempo dall’Agenzia delle entrate, è il collegamento al contatore domestico. I pannelli, in sostanza, debbono essere utilizzati per ridurre i consumi da fonte fossile, e l’eccedenza della produzione va immessa in rete. Cambiare copertura alla pensilina è un intervento di edilizia libera, quindi non servono permessi specifici e si può occupare di tutte le pratiche direttamente il fornitore dell’impianto.
Quanto ai costi, se si sceglie la formula dello sconto in fattura per un impianto da 3kWp parametrato sul consumo medio di una famiglia di quattro persone, che richiede circa 13.5m2 di spazio, si trovano sul mercato offerte intorno ai 3.000 euro. Un impianto da 5,6 kW richiede invece circa 25mq e il suo prezzo si aggira sui 5.000 euro, sempre considerando lo sconto in fattura. In ogni caso quando la superficie è limitata è possibile scegliere moduli solari ad alta efficienza, in grado quindi di generare una potenza maggiore anche in uno spazio ridotto, anche se, ovviamente, con un costo più elevato.
Costruzione ad hoc o pensilina autoportante
Se invece si vuole realizzare ex novo una pensilina fotovoltaica, è necessario verificare con il proprio Comune quali sono le dimensiono massime da rispettare per poter realizzare la struttura senza permessi aggiuntivi. Se si resta entro la metratura prevista, peraltro, invece di costruirne una si può pensare ad acquistare delle pensiline fotovoltaiche autoportanti, che godono comunque dell’agevolazione del 50% dato che sono espressamente finalizzare alla produzione di energia elettrica.
Pergola no stress con doppio bonus
Una soluzione alternativa e decisamente meno costosa, altrimenti può essere quella di realizzare non una pensilina vera e propria ma una pergola fotovoltaica. La differenza risiede nel fatto che la pergola per essere tale non deve prevedere una copertura completa dall’ombra, per cui è necessario che i pannelli siano distanziati tra loro almeno di cinque centimetri. Se si sceglie questa soluzione e la pergola invece che a coprire le auto viene destinata a sorreggere delle piante, per la realizzazione della struttura in legno e l’acquisto delle piante si può sfruttare il bonus verde del 36%, mentre per i pannelli che successivamente andranno aggunti a copertura sarà ovviamente sempre possibile approfittare dello sconto in fattura.
Ottimizzare il sistema se ci sono zone d’ombra
Se la pergola va in giardino e intorno ci sono alberi, per assicurarsi un buon rendimento è possibile installare dei sistemi di ottimizzazione che permettono di evitare che i pannelli momentaneamente in ombra vadano a influenzare negativamente l’attività degli altri moduli solari, influenzando così la produsione complessiva. Gli ottimizzatori infatti si collegano ai diversi moduli e consentono di rendere il sistema intelligente grazie al fatto di poter assicurare il rendimento massimo a seconda dell’esposizione e dell’inclinazione, anche eventualmente prevededendo orientamenti diversi per i vari moduli in modo da ottenere una resa ottimale dell’impianto.
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