La Giunta regionale, su proposta della vicepresidente e assessore ai lavori pubblici, Elisa De Berti, ha approvato una delibera di aggiornamento dell’elenco delle zone sismiche del Veneto e una nuova mappa delle stesse
“Con la nuova zonazione – spiega De Berti – il territorio verrà suddiviso in tre zone, una in meno rispetto all’attuale sistema di classificazione: nella prima, quella caratterizzata da una maggior pericolosità sismica, sono stati inseriti 11 Comuni, alla seconda 247, alla terza 305. Questa suddivisione, oltre a essere indispensabile per organizzare adeguatamente la prevenzione del rischio sismico, è rilevante per gli aspetti amministrativi previsti dalla vigente normativa che disciplina l’attività edificatoria e per l’applicazione dei benefici derivanti dall’incentivazione fiscale finalizzata alla riduzione del rischio sismico delle costruzioni esistenti”.
Gli undici Comuni classificati a maggior rischio sismico sono quattro in provincia di Treviso (Vittorio Veneto, Tarzo, Revine Lago e Fregona) e sette in provincia di Belluno (Belluno, Alpago, Chies d’Alpago, Valbelluna, Tambre, Ponte nelle Alpi, Limana).
La deliberazione di aggiornamento delle zone sismiche, al quale la Giunta ha provveduto in base ai criteri stabiliti dallo Stato, passa ora all’esame della competente Commissione consiliare di palazzo Ferro Fini per il relativo parere. La nuova classificazione, quindi, entrerà in vigore dopo 30 giorni dalla data di pubblicazione sul BUR del provvedimento.
Aggiornamento zone sismiche: il commento di FOIV: “Ottima notizia attesa da tempo, ora si faccia presto”
“La revisione della classificazione sismica regionale è un’ottima notizia, che risponde a un’esigenza di adeguamento alla normativa nazionale che non era più procrastinabile. Ci auguriamo che il processo formalmente iniziato giunga a conclusione il prima possibile”. Così il presidente della FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto Pasqualino Boschetto commenta l’annuncio odierno della Giunta regionale in merito alla revisione della zonazione sismica. Un obiettivo che negli ultimi anni ha visto gli ingegneri veneti in prima linea.
“La nuova classificazione mette finalmente ordine e rimuove le contraddizioni esistenti con la classificazione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia” aggiunge Boschetto, ricordando che erano 154 Comuni inseriti in zona sismica 4 che di fatto non potevano accedere al beneficio fiscale del Sismabonus pur avendone i requisiti in base ai rilevamenti dell’INGV.
Anche in funzione del nuovo Superbonus 110% la richiesta degli ingegneri veneti è ora di fare presto: “I committenti hanno urgenza di partire con i lavori, proprio come i professionisti e le categorie economiche. Ecco perché all’annuncio di oggi della Regione deve seguire una rapida approvazione in Commissione regionale. Da parte nostra, confermiamo la piena disponibilità a una collaborazione per consentire la chiusura di questa partita fondamentale in tempi rapidi”.
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