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La sostenibilità comincia dal tetto con Teicos Group – Tecnelab

In alcuni Paesi europei è già una realtà consolidata, favorita da una serie di normative e incentivi. In Germania, grazie al sostegno finanziario di 3 milioni di euro fornito nel 2019, i tetti sono fioriti un po’ ovunque e la città di Amburgo si è posta l’obiettivo di piantumare nei prossimi anni almeno 100 ettari di coperture.

La Francia, già alcuni anni prima, aveva offerto incentivi alle aziende perché gli edifici di nuova costruzione venissero riconvertiti secondo criteri verdi: iniziativa che ha portato alla riduzione di consumi ed emissioni e a un generale miglioramento del benessere dei dipendenti, che durante le pause di lavoro hanno cominciato a occuparsi direttamente della cura dei giardini sopra il loro tetto.

In Italia, nonostante il “bonus verde” che promette detrazioni IRPEF relative alle spese sostenute per la “sistemazione a verde” di aree scoperte di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze e recinzioni, i tetti green sono ancora una rarità.

Teicos Group, impresa molto attiva sul fronte delle riqualificazioni, sta per avviare la realizzazione di un tetto verde di 500 metri quadrati in un condominio di Cernusco sul Naviglio, nell’hinterland milanese. Si tratta però di un caso ancora abbastanza isolato.

“Nonostante la proposta di un tetto verde sia piuttosto frequente durante i nostri incontri di progettazione condivisa con i condòmini, gestiti secondo il metodo CoREN®, pesano ancora negativamente alcuni preconcetti difficili da scalzare, oltre al timore di oneri e costi aggiuntivi di manutenzione”, conferma Daniele Galuppi, Project Manager di Teicos.

“Costi che in realtà sono accessibili, soprattutto in questo momento favorevole che offre l’opportunità di fruire delle agevolazioni fiscali del Superbonus”, aggiunge Daniele Galuppi. Per il progetto di riqualificazione del Condominio di Via Briantea, a Cernusco Sul Naviglio, dove i condòmini hanno optato per il tetto verde, Teicos ha scelto DAKU.

Esistono tre tipologie di tetti verdi: estensivo, intensivo e semi-intensivo. Si differenziano per le caratteristiche delle specie vegetali e la stratigrafia di costruzione, determinata dallo strato di impermeabilizzazione, di drenaggio e dalla tipologia di manto vegetativo. Il tetto verde estensivo si adatta particolarmente alle superfici di grandi dimensioni non calpestabili e richiede un sistema di manutenzione quasi nullo.

Il tetto verde intensivo richiede invece una manutenzione maggiore e può accogliere qualsiasi tipo di vegetazione, anche orti e piante ornamentali, ma si installa solitamente sulle nuove costruzioni.

Come sottolinea l’ENEA, che nel suo Centro di Casaccia, sul tetto della “Scuola delle Energie” ha realizzato una copertura vegetale sperimentale, tetti e terrazzi rappresentano il 20% della superficie totale delle città e ricoprirli di vegetazione avrebbe un impatto significativo sul microclima urbano in estate, perché permetterebbe di contrastare il fenomeno dell’isola di calore urbano, che porta a differenze di temperatura tra città e campagna fino a 5 °C, a causa del riscaldamento del manto stradale e della climatizzazione delle abitazioni.

I “cappotti verdi” sono inoltre in grado di assorbire fino al 50% di acqua piovana, di regolarne il deflusso nel sistema idrico della città e di creare una ventilazione naturale lungo la superficie esterna degli edifici, mitigando l’umidità causata dalla pioggia. Risultano molto utili soprattutto nel periodo estivo, in quanto sono in grado di abbattere sensibilmente la temperatura del lastrico solare, con una forte riduzione del flusso di calore verso l’interno dell’abitazione.

Inoltre, se sulla copertura vengono installati impianti fotovoltaici o pompe di calore, il verde ne impedisce il surriscaldamento e quindi ne migliora le performance. Infine, una copertura verde allunga la vita del tetto, con una durabilità quasi raddoppiata, in quanto le guaine sotto il manto erboso sono protette dagli sbalzi di temperatura. Tutte queste premesse fanno del tetto verde il naturale completamento nella progettazione di un edificio efficiente.

“Questo è il motivo per cui Teicos”, conclude Daniele Galuppi, “guidata nelle sue scelte di smart building da una spiccata vocazione alla sostenibilità nella riqualificazione energetica, guarda con attenzione e promuove la conoscenza dei vantaggi del tetto verde, consapevole del suo valore come elemento che nella progettazione integrata concorre non solo alla riduzione dei consumi, ma anche alla tutela dell’ambiente”.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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